Libri di G. Ciaramelli
Gianni Usvardi
Libro: Copertina morbida
editore: Sometti
anno edizione: 2019
pagine: 272
Gianni Usvardi (1930-2008) è stato un protagonista della vita politica e culturale mantovana del Novecento. Sindaco di Mantova dal 1973 al 1985, resta tuttora nella memoria cittadina come uno degli amministratori più amati. Il libro si compone di tante testimonianze che raccontano la vicenda umana e politica di Usvardi: la lunga militanza socialista che lo porta in Parlamento per due legislature prima dell'esperienza in via Roma, e le successive vicende; la carriera giornalistica, da corrispondente della Gazzetta di Mantova e soprattutto nella direzione di Terra Nostra, che lo porta nel vivo delle battaglie sociali e politiche di un'epoca fondamentale per il territorio mantovano. I ritratti, affettuosi ma sinceri, fanno emergere i tratti caratteristici di un uomo che ha trasmesso le proprie passioni alla città, operando scelte che ne hanno modificato il dna: la vocazione culturale e la bellezza artistica come base di rilancio per Mantova, il recupero del centro storico, l'amore per lo sport di cui intuiva la valenza sociale, l'importanza fondamentale delle vie d'acqua come volano di sviluppo. La biografia di Gianni Usvardi racconta cinquant'anni di storia mantovana.
Vladimiro Bertazzoni
Libro: Copertina morbida
editore: Sometti
anno edizione: 2015
pagine: 208
Vladimiro Bertazzoni è stato un personaggio pubblico di primo piano nel panorama politico e culturale mantovano del secondo novecento: nato a Mosca nel 1934 da genitori mantovani in esilio e rientrato in terra virgiliana nel 1946, è stato pubblico amministratore e segretario politico, uomo di cultura, poeta e slavista. Questo libro scritto a più mani, pubblicato ad un anno dalla sua scomparsa, tratteggia la vita di un uomo poliedrico, acuto e generoso che ha attraversato i drammi e le gioie del Novecento: il lungo percorso politico socialista, i libri e l'amore per la cultura, la produzione poetica, il legame sempre vivo con la madre Russia, terra natìa di cui si sentiva figlio adottivo. E un rapporto strettissimo con la sua Mantova.

