Libri di G. Marcato
Itinerari dialettali. Omaggio a Manlio Cortelazzo
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2019
pagine: 376
Sono raccolti in questo volume i contributi di quanti hanno voluto rendere omaggio nel centesimo anniversario della sua nascita a Manlio Cortelazzo, maestro sempre in grado di trasmettere ai più giovani entusiasmo, additando nuovi orizzonti di ricerca. Vera miniera di spunti e prospettive di ricerca, i suoi manuali, a cinquant'anni di distanza, non hanno perso nulla del loro valore e della loro freschezza. Si affacciano dalle pagine di questo volume saggi che, seguendo idealmente le orme del Maestro, ripropongono il suo interesse per il greco e per i grecismi, per la ricerca etimologica, per il lessico, nelle sue varie sfaccettature, per i raggruppamenti dialettali visti nel loro rapporto con la storicità della lingua, la configurazione del territorio, l'assetto sociale del gruppo, e soprattutto dando ampio spazio a quella, tra le sue numerose provocazioni culturali, che è stata più ripetutamente raccolta: l'invito a guardare a quell'italiano "popolare" che si affacciava alla storia.
Il nodo e la rete. Centralità dell'economia padovana e sistema delle relazioni economiche europee
Libro
editore: CEDAM
anno edizione: 1992
pagine: XII-314
Scrittura dialetto e oralità
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2012
pagine: 244
Lingua e dialetti nelle regioni
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2013
pagine: 346
L'inizio del terzo millennio sembra consolidare l'affermarsi di movimenti linguistici di direzione opposta a quelli che hanno storicamente portato in Italia al frammentarsi della lingua in mille parlate. I dialetti resistono, lo fanno soprattutto in alcune aree del Paese, ma riescono a farlo solo rinunciando a molte delle loro specificità, assumendo una patina che sempre più li avvicina alla lingua nazionale. L'italiano, varietà oggi stabilmente presente nei repertori di ogni comunità, si colora a sua volta di dialetto, mostrando l'intrecciarsi di variazioni che segnalano, nel momento in cui si fa propria una lingua unitaria, l'inevitabile tendenza a variarne l'uso, quasi a segnalare il bisogno di appartenenza, di non anonimato, di simbiosi con le particolarità di quel tessuto sociale ed economico che concretamente la contiene. La questione della "regionalità linguistica", osservata al di fuori dell'Italia, ci consente di capire più a fondo che cosa succeda ad una lingua nella sua relazione con un territorio inteso come prodotto di stabili interazioni comunitarie.