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Libri di G. Tiberi (cur.)

Le nuove istituzioni europee. Commento al trattato di Lisbona

Le nuove istituzioni europee. Commento al trattato di Lisbona

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2010

pagine: 546

Il trattato di Lisbona, in vigore dal 1° dicembre 2009, rappresenta, di fatto, la nuova Costituzione dell'Europa. Consentirà anche di affrontare con successo i problemi della crescita economica e sociale, dell'emergenza climatica, delle grandi migrazioni e delle società multietniche, del governo della globalizzazione, della competitività dell'Europa, della prevenzione delle crisi finanziarie, della difesa e del rinnovamento del modello sociale europeo? I giudizi degli esperti non coincidono. Nelle cento pagine finali del libro, dopo il commentario vero e proprio, Astrid ha raccolto le valutazioni di alcuni dei più autorevoli tra loro. Del nuovo trattato emergono così, nitidamente, le luci e le ombre. Più un punto di partenza che un punto di arrivo, il Trattato non conclude l'evoluzione delle istituzioni europee, né la vicenda della costruzione dell'unità politica dell'Europa. Non preclude ulteriori avanzamenti. Ma come è certo che solo l'Europa può misurarsi con i problemi del Duemila, così è certo che il trattato rappresenta oggi un punto fermo: con esso avranno a che fare, per molti anni, i cittadini, le imprese, le istituzioni europee e nazionali. Occorre dunque conoscerlo e comprenderlo. Quale nuova architettura istituzionale prevede per l'Unione? Come ne accrescerà la legittimità democratica e la trasparenza? Che effetti produrrà l'attribuzione di forza giuridica alla Carta dei diritti? Quali sviluppi avrà lo spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia?
29,00

Le nuove istituzioni europee. Commento al trattato di Lisbona

Le nuove istituzioni europee. Commento al trattato di Lisbona

Libro: Copertina morbida

editore: Il Mulino

anno edizione: 2008

pagine: 508

Il Trattato di Lisbona sarà, di fatto, la nuova Costituzione dell'Europa, anche se non si chiamerà più così: sarà lo strumento per governare un'Unione allargata a 27 Stati (o a 26, se alla fine L'Irlanda resterà fuori). Consentirà anche di affrontare con successo i problemi della crescita economica e sociale, del governo della globalizzazione, dell'emergenza climatica, delle grandi migrazioni e delle società multietniche? I giudizi degli esperti non coincidono. Nelle pagine finali di questo libro Astrid ha raccolto le valutazioni di alcuni dei più autorevoli tra loro, da Amato a Frattini, da Schauble a Ziller, da Manzella a Micossi, da Tosato a Dastoli. Del nuovo Trattato emergono così, nitidamente, le luci e le ombre. Più un punto di partenza che un punto di arrivo, il Trattato è comunque un passo avanti importante. Deve essere compreso nelle sue implicazioni e potenziali sviluppi. Quale nuova architettura avrà l'Unione europea? Aumenterà la legittimazione democratica e la trasparenza delle sue istituzioni? Che effetti produrrà l'attribuzione di efficacia giuridica alla Carta dei diritti? Quali sviluppi avrà lo spazio europeo di libertà, sicurezza e giustizia? A queste e molte altre domande risponde il volume, scritto con rigore scientifico ma in forma agile dal gruppo di accademici ed esperti che, nell'ambito di Astrid, da tempo riflette sui problemi della riforma delle istituzioni europee.
27,00

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