Libri di Gael Caignard
Passaggio, cesura. L'eredità di Jean-François Lyotard
Libro
editore: Kaiak
anno edizione: 2025
pagine: 528
Il 10 agosto 1924 nasceva Jean-François Lyotard. A cento anni dalla nascita vengono proposti in questo volume una serie di saggi che ne indagano l’opera e che tentano di pensare con Lyotard, invece che solamente su di lui. I testi articolano riflessioni sulla categoria kantiana di sublime, sulla dimensione estetica, semiotica e politica del pensiero dell'autore, sulla categoria di postmoderno, e su alcune delle sue opere principali, quali Economia libidinale e Il Dissidio, nonché numerosi sconfinamenti nella riflessione filosofica contemporanea. A questi contributi si accompagnano tre saggi tradotti dal francese e redatti in occasione della morte del filosofo e del suo decimo anniversario, che forniscono una visione generale sull’opera lyotardiana attraverso le testimonianze di persone vicine personalmente e intellettualmente a Jean-Francois Lyotard. Infine, il volume presenta una sezione in omaggio a Gianfranco Baruchello, le cui produzioni teoriche e artistiche sono studiate insieme al pensiero di Jean-François Lyotard, proponendo anche in traduzione italiana alcuni testi lyotardiani dedicati al pittore e intellettuale italiano.
Weird. Annuario Kaiak. Volume Vol. 9
Libro: Libro in brossura
editore: Kaiak
anno edizione: 2024
pagine: 348
Come esplorare filosoficamente la dimensione del weird? L’etimologia del termine è incerta: forse legato all’antico inglese woerthan, “diventare” – un significato metamorfico decisamente vicino al werden tedesco, nonché al proto-germanico wurdis, “fato” – nel medio-inglese l’aggettivo weird avrebbe poi assunto il significato di “fatidico” o “magico”, per essere infine neutralizzato, nell’inglese moderno, dai significati di “strano” o “bizzarro”. Se Timothy Morton suggerisce che weird verrebbe dall’antico norreno wrth, che significa “intrecciato”, in loop, l’aggettivo può significare anche “causale”: l’avvolgimento della spola del destino. Usato come sostantivo, weird è meno noto e indica, insieme al destino, il potere magico e, per estensione, i detentori di quel potere, le Parche o le Norne. In tal senso, weird è un accadere fatale, ovvero un intreccio di fili in cui gli esseri sono presi alla stregua di insetti nella tela del ragno, ma anche la tremenda epifania del non umano. L’annuario 9 della rivista Kaiak.
Interfaccia. Annuario Kaiak. Volume Vol. 8
Libro
editore: Kaiak
anno edizione: 2023
pagine: 288
Ci sono parole comuni, spesso abusate, il cui significato letterale, benché nascosto, sembra avere maggiore profondità di quello metaforico o derivato. Una di queste è interfaccia: essa designa le complesse forme di interazione linguisticoprossemica tra esseri umani (il faccia-a-faccia), ma in termini sistemici può anche riferirsi alla relazione uomo-animale, uomo-vegetale o uomo-inorganico, come pure allo scambio animale-vegetale, animale-animale o animale-inorganico. In termini psicosociali, a fronte della insopprimibile tendenza ad antropomorfizzare l'interfaccia macchinica, ormai gli umani tendono a relazionarsi tra loro solo attraverso interfacce non umane, prevalentemente digitali, mentre un ultimo livello si dischiude quando due o più intelligenze artificiali conversano attraverso interfacce progettate dall'uomo per riprodurre, o al contrario per superare il carattere autoreferenziale dell'interazione umana.