Libri di M. Consolini
Roland Barthes. L'immagine, il visibile
Libro: Libro in brossura
editore: Marcos y Marcos
anno edizione: 2010
pagine: 334
A trent'anni dalla sua scomparsa, nel marzo del 1980, il nome di Barthes continua a essere evocato: come antidoto in contumacia, come guida che ci precede per perderci. Questo numero di "Riga" traccia una linea di lettura, un punto di vista al tempo stesso preciso e inattuale, inclusivo ed esclusivo: quello dell'immagine, delle immagini, della visualità. Barthes ha sempre avuto molti occhi per l'immagine: teatrale, fotografica, cinematografica, giornalistica, pubblicitaria, mediatica, artistica, letteraria. Da critico teatrale, l'immagine scenica è l'interstizio fra il movimento del corpo dell'attore e la staticità della scenografia e del costume. Da sociologo della civiltà di massa, l'immagine mediatica è quella falsamente mitologica delle foto degli attori scattate negli studi Harcourt, ma anche delle riproduzioni di manicaretti nelle riviste femminili. Da bachelardiano, è l'immaginario delle sostanze - aria, acqua, fuoco, ma anche schiume, creme, acidi - che s'intreccia al letterario e al mediatico. Da semiologo, è la questione di linguaggio altro e oltre il verbale. Da critico letterario e narratologo, si pone ancora la questione dell'immaginario della scrittura e del racconto, dell'ekfrasis e della pienezza iconica della parola. Un numero che riapre la discussione su Barthes e consente ai lettori più giovani di conoscerlo da vicino.
Progettare un servizio di informazione. Come comunicare con i giovani, con quali strumenti informativi, con quale struttura organizzativa
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 1993
pagine: 192
Sul teatro
Roland Barthes
Libro
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2002
pagine: 304
Gli scritti proposti in queste pagine risalgono agli anni Cinquanta, durante i quali quello che era stato un amore giovanile diviene l'oggetto di un'analisi intransigente. In ragione della sua compattezza cronologica e dell'estrema coerenza stilistica, il corpus Sul teatro possiede veramente le caratteristiche di un'opera: ci rivela un Barthes 'inedito", più aggressivo e manicheo del solito, e ne conferma al tempo stesso le note peculiarità di intellettuale incapace di allinearsi a un credo ideologico; costituisce un preciso quadro di un'epoca, pur dispensando riflessioni di grande utilità per la lettura dell'intero fenomeno teatrale novecentesco.