Libri di M. Gelardi
Il numero uno. Confessioni di un marchettaro
Francesco Mangiacapra
Libro: Copertina morbida
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2017
pagine: 224
"La storia di Francesco Mangiacapra è unica. Quando ho incontrato a Napoli questo avvocato diventato prostituto sono stato travolto dalla forza della sua testimonianza. Il suo racconto senza veli è spiazzante. Mangiacapra spiega come la prostituzione oggi possa essere una scelta. Parla di marketing e di valore degli individui. 'Ho preferito vendere il corpo a giusto prezzo piuttosto che svendere il cervello', racconta. 'Si crede spesso erroneamente - aggiunge - che il denaro ricavato dalla prostituzione sia guadagno facile. Si tratta piuttosto di denaro veloce, non certamente facile. Altrimenti chiunque si prostituirebbe!'. Il suo racconto, lucido e brutale, senza ipocrisia, è una critica radicale al capitalismo post-industriale e alla globalizzazione dell'economia. anche una severa testimonianza sulle attuali politiche che hanno abbandonato alla disoccupazione di massa l'Europa del Sud e in particolare il Sud Italia. In questa economia alla deriva, dove i titoli di studio non hanno valore, disoccupazione giovanile corrode la morale e dove l'ascensore sociale è bloccato, Mangiacapra ha creato, oserei dire, la sua start-up sessuale unipersonale. E non ne fa mistero. Bisogna leggere Mangiacapra senza giudicarlo. È una testimonianza nuda e cruda come il mondo che descrive. È anche un testo politico. Quello di un prostituto politico." (Frédéric Martel). Adatto a un pubblico adulto.
La ferita
Libro
editore: ad est dell'equatore
anno edizione: 2009
pagine: 176
"La ferita", più che un libro, è un vero e proprio documento. Un'antologia di racconti, ognuno dei quali dedicato alla memoria di una delle numerosissime vittime innocenti di camorra. Un modo, non solo per tenere sempre aperta la memoria, ma anche per lasciare una traccia concreta contro la criminalità organizzata. Abbiamo voluto ricordare alcune delle vittime innocenti di questa guerra quotidiana che spesso, e purtroppo, diventano solo nomi in elenchi commemorativi. "La ferita" è un'opera struggente, commovente e tormentata in ogni sua singola lettera.