Libri di M. M. Vecchio
La vita è un dito. Antologia poetica 1959-1989
Daria Menicanti
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2011
pagine: 144
"La Daria e Giulio frequentarono [...] Banfi insieme a un'eletta schiera di intellettuali, poeti, scrittori, filosofi, pedagogisti, musicologi come Dino Formaggio, Remo Cantoni, Enzo Paci, Antonia Pozzi, Maria Corti, Vittorio Sereni, Giovanni Maria Bertin, Luigi Rognoni, per non fare qui che pochi, ma ben noti e qualificati, nomi di coloro che hanno variamente condiviso questa straordinaria, e veramente non comune, stagione culturale e civile, scaturita, più o meno direttamente, dal seno stesso dell'insegnamento del razionalismo critico banfiano connesso con l'impianto critico dei Principi di una teoria della ragione e dipanata nelle innovative lezioni degli anni Trenta..." (Fabio Minazzi).
«Entro il silenzio de le fondi valli». Poesie e altri scritti (1919-1979)
Annina De Toma
Libro: Libro in brossura
editore: NEM
anno edizione: 2009
pagine: 250
“L’importanza e il valore di questo corpus inedito di poesie risiede principalmente nel fatto che esse soltanto oggi, a distanza di ottant’anni dalla loro composizione, vedono la luce, rivelando una inusitata verginità letteraria e una particolare modernità veicolata, quest’ultima, dagli esiti rilkiani delle opere in lingua tedesca e da quelli più apertamente cristiani degli ultimi frammenti in lingua italiana. Un tesoro nascosto, insospettabile, riaffiorato quasi miracolosamente alla luce. Una poesia poderosa e insieme leggera, pervasa dall’anelito alla più pura Sehnsucht romantica e dalla consapevolezza di tutti i limiti del reale. Gli echi di una cultura letteraria sapientemente assorbita - in primis Rilke, i simbolisti e i crepuscolari - che si fanno sentire e riconoscere ma senza peso o gratuità alcuna. Il “femminile” alla sua graduazione più sublime: nitido e insieme visionario, sensitivo e insieme filosofico, malinconico e spietatamente analitico. Paesaggi d’anima tanto intimamente significanti quanto precisamente delineati, al punto da comunicare l’impressione della trascendenza calata nell’immanenza.” (dalla prefazione di Silvio Raffo)