Libri di M. Vaglio (cur.)
L'amore imperfettibile
Anna Spissu
Libro: Copertina morbida
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 96
Profumo di pane caldo
M. Rosa Callà Raschellà
Libro: Copertina rigida
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2009
pagine: 56
Proprio quello che Emanuel Mounier chiamava impegno comunitario «credo si debba cogliere, e apprezzare, nella poesia di Maria Rosa Callà. Sia che essa rievochi, con vibrante sentimento di nostalgia, le amate presenze familiari impresse nell'infanzia trasfigurata dal ricordo, legate alla Calabria delle sue radici, sia che si commuova nel dare forma alla rappresentazione poetica del vissuto di sofferenza e dolore di persone a cui si sente vincolata da legami forti e profondi, sia che voglia comunicare la propria consonanza contemplativa con esperienze o paesaggi generatori di commozione, sempre la temperatura di fusione delle sue immagini attesta stati d'animo di appassionata e vigorosa solidarietà, di profonda empatia, di calda umanità. Questo per quanto attiene al mondo di emozioni, di sentimenti, di passioni, che la sua poesia esprime e comunica. Quanto ai modi, si deve riconoscere a questi versi, alle immagini che li muovono e li animano, una freschezza sorgiva, una aurorale e nativa genuinità, una ingenuità, che fa percepire al lettore, ben presente e viva, l'intuizione lirica di crociana memoria». (Dalla postfazione di Francesco De Nicola)
Stagioin-Stagioni
Andrea Puri
Libro
editore: Gammarò Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 184
"Queste settanta poesie s'irradiano con tanta forza dal nucleo generatore della terra natia, da formare, nel loro insieme, un romanzo in versi, forse il secondo in lingua genovese. [...]. Mentre Pasolini e Franco Loi si muovono come funamboli sulle onde di più dialetti e di più varianti, Andrea Puri si attiene per lo più alla sua nativa parlata chiavarese, che lo aiuta a ripercorrere la terra di Liguria, scabra, densa, lucente, avara e prodiga, odorosa di limoni e mirti e allori. Si può dire di Andrea Puri quel che Edoardo Firpo diceva di ogni poeta: che, secondo lui, muore a poco a poco ma, quando torna il sole ogni giorno un poco rifiorisce." (dalla prefazione di Lina Aresu).