Libri di P. Comuzzi
Al limite
Antonella Bukovaz
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Le Lettere
anno edizione: 2011
pagine: 120
Quella di Antonella Bukovaz è la nuova voce della nostra poesia. Lo charme della sua timbrica, e soprattutto della sua intonazione, è parte non accessoria della sua testualità. Una voce semplice, a tratti arcaica, che però infinitamente si rifrange utilizzando meccanismi multimediali di prima qualità. Siamo in un universo liquido. Ogni oggetto è percepito nel suo stingere, dilagare, dilavare: "i confini delle cose ingoiano se stessi". Se il paesaggio sfuma, si perde, "si dissolve" è perché viene dipinto a gouache sul più sottile, il più "assorbente" dei veli. È un "paesaggio in corso": senza contorni né profili, né punti né linee. Nemmeno superfici. Nella nostra tradizione unico caso a questo è quello di Andrea Zanzotto. E dopo la sua nessuna voce quanto questa può dirsi site-specific.
Federico Tavan. Segni particolari nessuno. DVD
Film: DVD video
produzione: Forum Edizioni
anno edizione: 2010
«Scrivevo in italiano perché quando si andava a scuola in Andreis le maestre ci picchiavano e ci insegnavano che parlare la nostra lingua era peccato e si andava all'inferno [...]. Poi ho scritto in andreano: l'andreano è una lingua bella, piena di miele [...]. E inoltre l'italiano non lo so. Conosco solo sessanta parole, sono costretto ad andare giù a Montereale per conoscerne di nuove; l.ultima è stata "ossimoro". Ma ho già dimenticato che cosa significa. Fino a qualche anno fa scrivevo poesie nudo davanti allo specchio. Riempivo i cassetti e le tasche di poesie. Poi, grazie a qualche buona persona, le ho pubblicate. Ho continuato perché in Andreis d'inverno le notti sono lunghe e fredde. [...] Scrivo perché mi piacciono le parole: albero, cane, fagiolo, zucca... io le parole le mangerei» (Federico Tavan). Regia di Paolo Comuzzi.