Libri di Pietro Nicolodi

Reinhard Lauck è il mediano della Nazionale 1974 che dopo un’onesta carriera non si adatta alla vita senza calcio (e senza Ddr). Andreas Thom è il primo giocatore che lascia la Repubblica Democratica Tedesca senza dover fuggire. Rudi Glöckner è l’unico arbitro tedesco a dirigere una finale mondiale. Questi sono solo alcuni dei personaggi che Roberto Brambilla inserisce nel suo esordio letterario. Poi ci sono le imprese, come quelle del Magdeburgo e della Nazionale olimpica, che partendo da assolute outsider, conquistano rispettivamente la Coppa delle Coppe e la medaglia d’oro olimpica ai Giochi del 1976. Le sconfitte epiche (la Dinamo Dresda contro il Bayer Uerdingen) e le partite malnote che hanno fatto la storia (Hertha Berlino-Wattenscheid, il primo match giocato dopo la caduta del Muro e Wismut Aue-Kaiserslautern, un’amichevole a pochi anni dalla divisione delle Germanie). Brambilla non dimentica nemmeno i lati oscuri, il rapporto e le ingerenze delle autorità politiche e sportive nella vita dei calciatori e delle società, le presunte irregolarità arbitrali e i sospetti di doping.

Attraverso sport, giornalismo, tecnologia, politica e società, Decoder racconta i 30 anni di storia della Pay-Tv sportiva in Italia. Il libro ripercorre in modo dettagliato il periodo che va dai primi esperimenti di Pay-Tv (Telecapodistria), con la successiva nascita di Tele+2, fino a Sky-DAZN-Amazon, passando per Stream, Gioco Calcio, Dahlia Tv, Mediaset Premium. Non manca un'analisi sul futuro video-televisivo dello sport. L'impatto sociale della Pay-Tv è spesso sottovalutato, ma la televisione sportiva a pagamento ha rivoluzionato il modo di seguire lo sport, permettendo di seguire in diretta-video tutti gli eventi sportivi del mondo. La Pay-Tv ha inoltre determinato la nascita di un rapporto strettissimo tra le stesse Tv e le leghe/società sportive ed è stata fondamentale per lo sviluppo di diverse novità tecnologiche (satellite, interattività, HD, streaming). La crescita della Pay-Tv sportiva, infine, si intreccia con quello di alcuni maestri del giornalismo sportivo-televisivo: Rino Tommasi, Sergio Tavčar, Dan Peterson, Bruno Pizzul, Sandro Piccinini, Mario Cotelli, ecc. Completano il libro gli interventi di Pietro Nicolodi (Sky) e Massimiliano Ambesi (Eurosport).