Libri di Rosa Argenziano
Sulle amate sponde. Scritti di storia della lingua italiana per Gabriella Cartago
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2021
pagine: 242
Le allieve e gli allievi di Gabriella Cartago, insieme a coloro che con lei hanno più strettamente collaborato nelle sedi universitarie di Milano e di Trieste, raccolgono in questo volume alcuni saggi di storia della lingua italiana offerti alla studiosa alla conclusione del suo magistero universitario. Anticipati da un canzoniere poetico di Marzio Porro, i saggi si incentrano su alcuni dei temi toccati da Gabriella Cartago nei suoi studi: essi spaziano dalla lingua delle arti e degli artisti all’indagine sul laboratorio linguistico manzoniano; dai ricordi d’italiano dei viaggiatori stranieri alle scritture multietniche dei “nuovi italiani”; dall’apporto inglese nell’italiano alla storia dell’(auto)traduzione; dalla lingua della canzone all’autobiografia linguistica. Oltre che portarle un piccolo ma affettuoso omaggio, le autrici e gli autori di questi saggi hanno così inteso dialogare con la loro Maestra e collega, idealmente ripercorrendo quelle sponde da lei tanto amate.
Jan Brueghel il vecchio: le lettere in italiano dell’Ambrosiana
Libro
editore: Centro Ambrosiano
anno edizione: 2019
pagine: 356
Con le sue lettere in Italiano, indirizzate al cardinale Borromeo e a Ercole Bianchi, il pittore fiammingo Jan Brueghel il Vecchio ha lasciato «un autoritratto a impressioni vivacissime». A 150 anni di distanza dalla prima edizione messa a punto nel 1868 da Giovanni Crivelli, si ripropongono qui le lettere secondo «criteri filologici rigorosi» e facendo tesoro degli «apporti della storia dell’arte e della critica d’arte». L’autrice del commento lo arricchisce di uno specifico approccio storico-linguistico che mette in evidenza un valore testimoniale del carteggio rimasto finora in secondo piano. Descrive, cioè, e interpreta «l’italiano d’adozione» documentato dalle lettere guardando al «complesso degli studi sull’italiano cinque-seicentesco, sul lessico artistico e sugli italianismi […]» e «ponendosi nella prospettiva scientifica, di fondazione novecentesca, impegnata a ricostruire le vicende dell’italiano di stranieri».