Libri di Simona Sanchirico
museum.dià. Reti creative. Paradigmi museali di produzione, gestione, comunicazione nell'era dell'iperconnettività
Libro
editore: Fondazione Dià Cultura
anno edizione: 2021
pagine: 508
museum.dià, progetto realizzato dalla Fondazione Dià Cultura in collaborazione con la British School at Rome, è stato pensato per essere uno strumento di riflessione, di elaborazione strategica e di cooperazione professionale internazionale, con l’obiettivo di studiare e accompagnare l’evoluzione dell’istituzione museale da collettore di opere e reperti a centro culturale polifunzionale di rilevanza sociale. Il museo, al giorno d’oggi, si organizza e agisce in un sistema di interconnessioni già profondamente sviluppato. La rivoluzione tecnologica in atto ha modificato le relazioni tra istituzione museale, pubblico, contesto territoriale così come la capacità di generare contenuti e linguaggi appropriati e comprensibili. Le reti – strette, intense, velocissime, globali – diventano così luoghi di creazione. Una creazione continua di contenuti, struttura, modelli.
Museum.dià. Chronos, Kairos e Aion. Il tempo dei musei
Libro
editore: ESS Editorial Service System
anno edizione: 2018
pagine: 820
Landscapes. Paesaggi culturali
Libro
editore: Fondazione Dià Cultura
anno edizione: 2021
pagine: 628
Da anni il tema del paesaggio è diffusamente introdotto e discusso in più settori disciplinari, assumendo connotazioni vaste e articolate, soprattutto nelle applicazioni accolte a livello di politiche economiche e sociali in ambito territoriale. Parlare del paesaggio oggi significa riformulare l’idea stessa di territorio, sia esso regione estesa che complesso urbano, da un punto di vista estetico ed etico; e approcciarlo come sistema interconnesso di fattori in costante evoluzione su cui si intersecano temi fondamentali come sussistenza, sostenibilità, benessere e identità: un punto cardine nella trattazione delle relazioni tra conoscenza e vita quotidiana, tra lascito storico-culturale e strategie socioeconomiche di sviluppo, tra partecipazione e appropriazione identitaria. In questa visione olistica, il paesaggio è cultura.