Libri di Worldwatch Institute
State of the world 2013. È ancora possibile la sostenibilità?
Libro
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2013
pagine: 464
Ogni giorno abbiamo a che fare con prodotti "sostenibili" e con attività "verdi". Perlopiù si tratta di soluzioni leggermente meno dannose rispetto alle alternative convenzionali. Così, tutto è diventato sosteniblablablà. È arrivato il momento di "rottamare" questo concetto oppure possiamo trovare un modo più accurato per valutare la sostenibilità? In "State of the World 2013" scienziati, esperti di politica ed economia e leader internazionali affrontano la questione, cercando di ridare un senso al termine "sostenibilità" per superarne la mera visione di strumento di marketing. Nel farlo, gli autorevoli contributors che hanno preso parte alla realizzazione del volume definiscono parametri di valutazione chiari e analizzano le politiche e le azioni che ci possono mettere sulla strada della prosperità senza intaccare il benessere delle generazioni future. In caso di fallimento, dovremo preparare le nostre società al declino ambientale e all'esaurimento delle risorse, rafforzando la democrazia, la resilienza e la protezione del patrimonio culturale. In uno scenario caratterizzato da conflitti sempre più accesi e massicci flussi migratori. È ancora possibile la sostenibilità? La riposta ci riguarda tutti, e molto da vicino.
State of the world 2012. Verso una prosperità sostenibile
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2012
pagine: 400
A vent'anni dal primo Summit della Terra, nel giugno 2012 i rappresentanti dei governi e delle Ong di tutto il mondo si riuniranno a Rio de Janeiro per la Conferenza dell'Onu sullo sviluppo sostenibile. Da allora il nostro pianeta è cambiato profondamente: abbiamo raggiunto i 7 miliardi di abitanti e gran parte di essi vivono oggi in aree urbane, l'economia ha conosciuto una rapida globalizzazione e i servizi forniti dagli ecosistemi sono sempre più sotto pressione. L'appuntamento di Rio+20 è dedicato ai temi della green economy e alle prospettive che questa offre per superare la crisi economica e ambientale che stiamo attraversando. Anche per questo, sul Summit si concentrano grandi aspettative. Realizzato in occasione di questa scadenza "State of the world 2012" fa il punto sulla conversione ecologica dell'economia. Nessun settore è escluso: dagli indicatori alternativi al Pil allo sviluppo urbano, dai trasporti all'agricoltura, dagli edifici fino ai sistemi di gestione delle imprese, delle foreste e degli oceani. Gli esperti internazionali selezionati dal Worldwatch Institute propongono una panoramica degli strumenti politici e delle strategie per trasformare le nostre società e l'economia globale verso la sostenibilità. Il rapporto offre una selezione di idee, strumenti e innovazioni che confermano come l'obiettivo della sostenibilità non dipenda solo dalle decisioni prese nelle sedi internazionali, ma anche dalla società civile, dall'iniziativa, dall'energia e dall'impegno di innumerevoli comunità.
State of the world 2011. Nutrire il pianeta
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2010
pagine: 415
Sementi migliorate, fertilizzanti e pesticidi, meccanizzazione massiccia: sono questi gli ingredienti della Rivoluzione Verde che, a partire dagli anni successivi alla Seconda guerra mondiale, ha consentito di sfamare milioni di individui. Oggi quel modello sta mostrando i suoi limiti. Mentre nel mondo quasi un miliardo di persone è ancora sottonutrito, l'agricoltura risulta essere uno dei principali responsabili del riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici, oltre che una delle cause più importanti della perdita di biodiversità. "State of The World 2011" presenta le soluzioni che, a tutte le latitudini, vengono sperimentate e applicate per incrementare le rese delle colture svincolandosi dai combustibili fossili, migliorando la lavorazione e lo stoccaggio dei cibi, tutelando l'ambiente e le comunità locali. In questo scenario il ruolo delle donne nell'agricoltura dei paesi in via di sviluppo si sta rivelando determinante e a esso è dedicato un particolare approfondimento, mentre emerge il tema della riduzione degli sprechi alimentari, uno scandalo che da solo dovrebbe bastare a farci dubitare della bontà dell'attuale sistema. Prefazioni di Carlo Petrini e Andrea Segrè.
State of the world 2009. In un mondo sempre più caldo
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Ambiente
anno edizione: 2008
pagine: 320
È l'alba del 2101. L'umanità è riuscita a sopravvivere agli effetti più devastanti del riscaldamento globale e, nel suo complesso, è meglio nutrita e più sana di quanto non fosse cento anni prima. Ma cosa ha fatto nel 21° secolo, e in particolare nel 2009 e negli anni immediatamente seguenti, per scampare alla catastrofe annunciata dei cambiamenti climatici? E proprio a questa domanda che i responsabili del rapporto "State of the World 2009" hanno chiesto, a uno staff di oltre 40 autori, di fornire delle possibili risposte. Il risultato è uno scenario complesso, volutamente definito a partire da una molteplicità di punti di vista. Una rassegna di idee geniali e inevitabilmente eterogenee, perché il cambiamento climatico coinvolgerà tutti gli abitanti della Terra ma i suoi impatti saranno distribuiti in maniera differente tra uomini e donne e tra le diverse regioni, generazioni, fasce d'età, di reddito e le attività che si svolgono. Tutti gli autori concordano nel dire che non è troppo tardi per salvare il pianeta e garantire alla nostra civiltà floride prospettive. Abbiamo quindi il privilegio di vivere nel breve istante che potrebbe cambiare il futuro del mondo. Il modo in cui affronteremo e gestiremo questa sfida farà comunque storia e, se avrà successo, sarà ricordato come quelle imprese epiche la cui risonanza attraversa i secoli.