LIM: Civiltà musicale genovese
Messa solenne in Sol minore (Genova, 1868)
Giuseppe Saverio Mercadante
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2024
pagine: LVIII-289
Prefazione di Paologiovanni Maione.
Il teatro a Genova a fine Settecento. Impresari, costume e società (1772–1797)
Davide Mingozzi
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2022
pagine: 475
Il volume propone un’indagine approfondita e storicamente documentata sulla gestione dei teatri a Genova tra il 1772 e il 1797. Benché negletto dagli studiosi, il periodo in questione rappresentò il momento di maggior splendore del teatro musicale a Genova che si avvicinò, per numero di rappresentazioni e per la partecipazione di importanti virtuosi, alle altre grandi città italiane. Accanto all’indagine sulla gestione impresariale delle tre sale cittadine (Teatro da S. Agostino, Teatro del Falcone, Teatro delle Vigne), l’abbondanza di testimonianze documentarie ha offerto la possibilità di dedicare largo spazio allo studio degli aspetti di costume e vita quotidiana a teatro. Questi, che solo apparentemente possono apparire pettegolezzi da palchetti, in realtà aiutano a comprendere come il pubblico dell’epoca intendesse il teatro e come il teatro fosse parte integrante della vita delle persone. Il lavoro si completa di una cronologia ragionata degli spettacoli che animarono i palcoscenici teatrali negli anni studiati e di un’appendice documentaria disponibile on-line. Prefazione di Elisabetta Pasquini. Postfazione di Raffaele Mellace.
Genova, 7 aprile 1828. L’apertura del Teatro Carlo Felice con Bianca e Fernando di Vincenzo Bellini
Libro: Libro in brossura
editore: LIM
anno edizione: 2021
pagine: 130
Il volume è dedicato al “Carlo Felice” e all’opera che con successo lo inaugurò: Bianca e Fernando, melodramma serio in due atti di Vincenzo Bellini su libretto di Domenico Gilardoni con ampie riscritture di Felice Romani, coinvolto anche negli altri due debutti — Alina, regina di Golconda di Donizetti e Colombo di Morlacchi — che caratterizzarono la stagione di esordio. Nella fattispecie il compositore, potendo giovarsi dei sapienti ritocchi drammaturgici del suo poeta di fiducia, aveva scelto di riprendere un lavoro già presentato due anni prima a Napoli perfezionandone la musica con modifiche poi recepite solo in parte dalla tradizione esecutiva. […]