L'Ornitorinco: Biblioteca storica
L'esercizio e le riforme. Filippo Turati e il socialismo
Maurizio Punzo
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ornitorinco
anno edizione: 2011
pagine: 372
Quale senso ha oggi rileggere l'azione e il pensiero di Filippo Turati? E perché, per quanto misconosciute, le sue indicazioni sono state alla base del percorso politico della nostra storia repubblicana? Forse semplicemente perché la riflessione e l'opera di Turati, inscindibili da quelli di Anna Kuliscioff, compagna non solo di vita, costituiscono l'espressione più alta e matura del socialismo italiano. Un socialismo riformista che ha contribuito a fare dell'Italia un paese civile, fondato sul riconoscimento della libertà politica e dei diritti dei lavoratori (e delle lavoratrici). Un socialismo riformista che senza Turati, definito da tutti, uomini e donne, senza retorica e senza piaggeria, il Maestro, non sarebbe mai stato in grado di indicare la strada per lo sviluppo di una democrazia moderna e condivisa.
Il comune riformista. Le giunte di sinistra al governo di Milano 1975-1985
Enrico Landoni
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ornitorinco
anno edizione: 2010
pagine: 574
“Le elezioni amministrative del 1975 rappresentarono un vero e proprio sconvolgimento della vita politica italiana: il Partito Comunista ottenne un numero di voti di poco inferiore alla Democrazia Cristiana. Questo risultato, confermato dal voto politico dell’anno successivo, contribuì alla nascita dei governi di solidarietà nazionale, che riportavano i comunisti nella maggioranza governativa. La principale conseguenza fu però quella di disegnare una mappa completamente nuova del potere locale, con la nascita di Giunte di sinistra anche in tutte le grandi città in cui fino a quel momento aveva dominato la DC”. (dall’Introduzione)
La musica leggera in Italia. Dal dopoguerra agli anni del «boom». Cultura, consumo, costume
Irene Piazzoni
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ornitorinco
anno edizione: 2010
pagine: 604
L'Italia dipinta di blu titola "L'Espresso" un articolo di Vittorio Zincone del febbraio 1959 dedicato al fenomeno del momento: la clamorosa fortuna della musica leggera nel nostro Paese. È l'apice di un processo che ha preso slancio nel dopoguerra e posto negli anni cinquanta tutte le premesse per i successivi esuberanti sviluppi. Questo libro parla dei suoi protagonisti: editori musicali, discografici, direttori d'orchestra, impresari, cantanti, autori, parolieri; e poi radio, televisione, cinema, juke-box, rotocalchi, stampa del settore. Si sofferma sulla diffidenza con cui il mondo della cultura di ogni tinta ideologica guarda a quello che appare un caso di infatuazione collettiva. E soprattutto delinea la fisionomia e l'articolazione del pubblico della canzone: quel vasto mercato musicale che, acquisito un carattere nazionale, si evolve all'unisono con le profonde e rapide trasformazioni della società italiana negli anni del "boom".
Typisch italienisch. L'impresa etnica degli italiani in Germania
Sonia Galster
Libro: Libro in brossura
editore: L'Ornitorinco
anno edizione: 2010
pagine: 300
La nascita e lo sviluppo dell'impresa etnica costituisce uno degli aspetti più interessanti e caratteristici delle realtà urbane dell'età contemporanea caratterizzate da una forte immigrazione. Di questo fenomeno la città di Francoforte in Germania offre uno dei casi più emblematici e al tempo stesso peculiari. Intrecciando l'analisi storica con le interviste ai protagonisti, Sonia Galster individua l'esistenza, tra i migranti-imprenditori italiani, di una secolare specializzazione nei settori legati alla dimensione del piacere e del gusto (da quello visivo-estetico a quello alimentare) all'origine di quello status di competenza, autorevolezza e prestigio che a tutt'oggi caratterizza ampi settori dell'economia italiana. È in questo ambito che acquista significato il concetto di "etnicità", divenuta un fattore di qualità che per i migranti-imprenditori italiani di oggi rappresenta uno dei principali vantaggi competitivi. Le loro imprese divengono così vere e proprie imprese di produzione culturale, grazie all'utilizzo di elementi chiave della competizione economica dei nostri tempi, come comunicazione, relazione e quel mix calibrato di componenti simboliche e identificatone tanto caro al consumatore postmoderno.