Marcos y Marcos: LE FOGLIE

Una raccolta di fulminanti "short stories". Dalle situazioni più ordinarie a quelle più decisamente paradossali, Ritchie spinge il lettore in una direzione che lascia intravvedere un'inevitabile conclusione, ma - ovviamente - non è mai così: l'effetto sorpresa giunge puntualmente inaspettato.

L'ispettore Alì, jeans sbrindellati, citazioni poetiche e sigarette mefitiche costantemente tra le labbra, scioglie, con metodi poco ortodossi ma ben sperimentati, l'ennesimo enigma, questa volta di tenore internazionale. Ad entrare in scena è nientemeno che la C.I.A., sulle tracce di un serial killer politico "d'alto bordo", approdato verosimilmente in Marocco. Alì deve dunque lasciare le delizie del suo paese per inoltrarsi fin nel cuore degli States. L'indagine si avvita nei meandri delle più spinose inchieste internazionali, ma si rivela anche un pretesto per entrare nelle manie e nelle abitudini della società americana, viste con l'occhio di chi, malgrado le apparenze, si ritrova erede della più profonda eredità mediterranea.

Un gatto tutte le sere fugge di casa per origliare i musicisti che suonano nel club del jazz, giù in cantina. I musicisti lo scoprono e diventa la mascotte del gruppo. Insieme compiono mille viaggi nel sud della Francia, in Spagna, in Italia. Una ballerina trascorre una notte sulla ribalta, e inizia a sognare i propri successi, in un delirio di grandezza e di principi azzurri inesistenti. Una coda di gente davanti allo sportello si trasforma in un corteo studentesco che inneggia al libero amore... Nei racconti si mescolano i vari generi letterari in modo quasi irriconoscibile: si passa dal tono satirico e surrealistico al racconto di fantascienza, al racconto sentimentale.

Una raccolta di racconti che toccano diversi temi. Il racconto drammatico e lirico delle ultime ore di un malato di AIDS, ma anche le follie nelle discoteche a notte fonda, un professionista che mura vivi giovani professori, una stranissima donna greca che cerca di costringere una giovane donna appena conosciuta a rinchiudersi con lei e il figlio che non si alza mai dal letto in un eremo in Germania. Betto tocca tutti i luoghi e tutti i registri possibili con il racconto: dalla violenza alla profonda tenerezza, dalle fughe di un topolino impazzito alla disperata ricerca di amore di una donna di mezza età, alla crudeltà estrema.

Seduta su una panchina al parco, Clara, impiegata, viene avvicinata da Riccardo, uomo senza molti scrupoli, che vuole utilizzarla come specchietto per le allodole. Le chiede di consegnare alla ex-moglie un certo pacchetto. Lei si reca all'indirizzo datole da Riccardo, il quale è sicuro che gli uomini del suo capo seguiranno Clara. Qui scopre che suocera ed ex-moglie non vogliono avere a che fare con Riccardo, e men che meno con il pacchetto. Recatasi a casa, subisce l'interrogatorio della madre e della nipotina che le chiede cosa contiene il misterioso pacchetto... Inizia una specie di caccia al tesoro con inseguimenti multipli.

Qualcuno, forse un suo personaggio, dichiarò una volta: "Ebbi la sensazione che quel tipo avrebbe potuto scrivere "Guerra e pace" sul retro di una cartolina". Ebbene Jack Ritchie sarebbe anche stato capace di proporre nuove versioni per il finale di "Rashomon", di mostrare che Pietro Gambadilegno in realtà era una dama della San Vincenzo, indurre il sospetto che Marilyn Monroe fosse una spia. Lo scopo? Truffare i lettori a ogni racconto. Leggendo Ritchie, si viene folgorati da un elemento impensabile e imprevedibile, non visto, nascosto nella storia dall'abilità di un prestigiatore. E alla folgorazione, si accompagna molto spesso una solenne risata.