Marietti 1820: Radici
Gesù e Israele
Jules Isaac
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2001
pagine: 448
"Gesù e Israele", pubblicato per la prima volta nel 1948 e dedicato dall'autore alla moglie e alla figlia perite in un campo di concentramento nazista, costituisce ormai un testo classico fra le opere che più hanno contribuito all'instaurazione del dialogo fra cristianesimo ed ebraismo. Quanto Isaac sosteneva già allora è stato poi ripreso nelle sue parti essenziali, proclamato e proposto come norma dalla dichiarazione "Nostra Aetate" del concilio Vaticano II a tutti i fedeli della Chiesa cattolica.
L'essenza del profetismo
André Neher
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2000
pagine: XVI-290
Teologia cristiana dell'ebraismo
Clemens Thoma
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 2000
pagine: XXXIV-233
La preghiera di Israele. Alle origini della liturgia cristiana
Carmine Di Sante
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1998
pagine: XIV-256
Un’opera, forse una delle più complete per estensione e anche per attenzione ai contatti con il cristianesimo, sulla liturgia, il culto e la preghiera ebraica nella storia e nell’attualità.
Il giudaismo e le origini del cristianesimo
David Flusser
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1995
pagine: 248
Il medio giudaismo. Per una storia del pensiero giudaico tra il terzo secolo a. e. v. e il secondo secolo e. v.
Gabriele Boccaccini
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1993
pagine: 237
Israele e l'umanità. Studio sul problema della religione universale
Elia Benamozegh
Libro
editore: Marietti 1820
anno edizione: 1990
pagine: XVI-306
«Una teologia ebraica dei rapporti ebrei-non ebrei dopo il 1945 non è stata ancora scritta. Le due opere moderne su questo tema sono anteriori all'epoca del dialogo: si tratta de La stella della Redenzione di Rosenzweig e di Israele e l’umanità di Benamozegh» (Martin Cunz). Quest'opera fondamentale di Elia Benamozegh nasce dalla ripresa di un suo manoscritto rimasto incompiuto che venne pubblicato per la prima volta a Parigi nel 1914: in esso il rabbino livornese aveva condensato tutto il suo pensiero religioso ed elaborato una presentazione sistematica dell’ebraismo (comprendente Torah scritta, Torah orale e Qabbalah). In questa prospettiva cristianesimo e islam vengono concepiti come tappe provvidenziali verso quella religione universale che i profeti d’Israele hanno annunciato all'umanità.