Melino Nerella Edizioni: Kerayles

Mi fermo a riflettere che spesso, nelle vicende familiari, nelle separazioni, nella fine dei rapporti di coppia, c'è chi assume eccessi di aggressività e chi li subisce con sensi di colpa, anche quando colpe non ha. La vergogna e la sensazione del fallimento assalgono soprattutto chi ha amato. E se ci sono dei figli, specie in tenera età, si alza la posta: della meschinità il più delle volte. In tutti questi anni di esperienza, posso affermare senza tema di smentita che il peggio della natura umana viene a galla nelle separazioni, non nei giudizi penali. Facciamo le presentazioni: conosco così il sig. Maurizio Nardelli. Quasi mai accade che il cliente sappia distinguere ciò che è opportuno riferire e quanto è superfluo: c'è chi abbonda, il che accade il più delle volte; chi divaga si piazza al secondo posto; chi ci tiene per lo più a mostrare la propria indignazione, prima ancora di farti capire di cosa si tratti; chi è preoccupato solo di quel che rischia e chi di quanto gli costerà.

Credete ai colpi di fulmine? Io sì. Il mio primo amore, in ordine temporale, si chiama Politica. Mi ha sedotto che ero poco più di un bambino. Il mio primo ricordo di Lei è datato 1993; elezioni amministrative a Solarino, ad una quindicina di chilometri da Siracusa e si votava appunto per il nuovo sindaco. Era la prima volta che i cittadini votavano direttamente per il sindaco e c'era fermento in paese, ricordo che andai, con i miei genitori, ad ascoltare qualche comizio nella piazza principale e la sera dello spoglio, ero a letto, ma collegato con la radio locale che trasmetteva, in tempo reale, i dati che venivano fuori dalle urne. Avevo undici anni ma ero già follemente innamorato di Lei.