Minerva Edizioni (Bologna): Dimore storiche bolognesi
Palazzo Savioli
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2024
pagine: 192
«In base a un calcolo certamente approssimativo e opinabile, ma valido come ordine di grandezza, si può affermare che i palazzi e le case di interesse storico-artistico posti entro il perimetro delle mura cittadine ammontano ad almeno quattrocento, senza contare le pur rilevanti emergenze post-ottocentesche. (...) Collaborando con l'ADSI, la Accademia degli Indomiti ha promosso la pubblicazione di una collana di monografie: palazzo Bocchi (2006), palazzo Fava da San Domenico (2008), palazzo Zani (2011) palazzo Bentivoglio al Borgo della Paglia (2017) e palazzo Vizzani (2019). Ora siamo giunti alla sesta fatica: palazzo Savioli. Con questa opera abbiamo derogato al requisito che ci eravamo tacitamente imposti, ovvero la presenza di apparati decorativi cinquecenteschi. In palazzo Savioli tali apparati esistevano ed erano di grande rilievo ma ora, per quello che è dato sapere, nulla di cinquecentesco sopravvive. Ormai siamo in pieno Settecento.» (Luigi Malaguti)
Palazzo Vizzani
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2019
pagine: 192
Palazzo Bentivoglio in borgo della Paglia
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2017
pagine: 160
Oggi sull'area dove si erge il Teatro Comunale, un tempo sorgeva il palazzo della famiglia gentilizia bolognese Bentivoglio, costruito per volontà di Sante Bentivoglio. Venne chiamato anche "Domus Aurea", per i capitelli e i cornicioni della facciata ricoperti di oro zecchino. Al pianterreno erano situati gli appartamenti degli uomini della famiglia, mentre al piano superiore si trovava l'appartamento di Giovanni II, riccamente affrescato, e quello ugualmente sfarzoso di Ginevra e delle altre donne di casa. Aveva 244 stanze e in esse i Bentivoglio ricevevano illustri personaggi e amici, davano feste e pranzi sontuosi. L'edificio venne distrutto dalla furia popolare, incitata dai nemici della famiglia, nella primavera del 1507. Testimonianza delle macerie della residenza bentevolesca è la via del Guasto, alla destra dell'odierno Teatro Comunale. La distruzione del palazzo ha causato una grave perdita per la storia dell'arte italiana. Cronisti contemporanei e studiosi più recenti hanno cercato di ricostruire, sulla base di descrizioni spesso entusiastiche, l'aspetto della domus magna.