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Mondadori: Le scie. Nuova serie stranieri

Atomi e cenere. Dall'atollo di Bikini a Fukushima, storia di sei disastri nucleari

Atomi e cenere. Dall'atollo di Bikini a Fukushima, storia di sei disastri nucleari

Serhii Plokhy

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 396

L'11 marzo 2011, l'onda di uno tsunami alta oltre tredici metri si abbatté sulla centrale nucleare di Fukushima, in Giappone. Nei giorni successivi, una serie di esplosioni portò alla parziale fusione di tre reattori e a un riversamento incontrollato di acqua radioattiva nell'area circostante. Si trattò di uno dei più gravi disastri nucleari di sempre. Ma non fu il più tragico. Nell'aprile del 1986, a Cernobyl', nell'ex Unione Sovietica, l'esplosione e l'incendio del reattore liberarono nell'atmosfera una quantità tale di radiazioni da provocare un numero impressionante, ancorché imprecisato, di vittime. Prima ancora era stata la volta di Three Mile Island in Pennsylvania, di Windscale in Inghilterra, di Kyštym negli Urali e dell'atollo di Bikini nelle isole Marshall. Per coloro che si oppongono all'uso dell'energia nucleare per scopi civili, questi incidenti sono la prova tangibile del pericolo che essa rappresenta. Alla paura, si aggiungono poi i costi elevati in termini di risorse e investimenti per ottenere un rendimento economicamente vantaggioso e la preoccupazione per i rischi rappresentati dai tanti regimi autoritari, che praticano il «terrorismo nucleare» al fine di realizzare le proprie ambizioni geopolitiche. Tuttavia gli incentivi politici a passare al nucleare restano forti, per motivi economici, militari o di semplice prestigio. E la necessità di sostituire i combustibili fossili per affrontare i problemi sollevati dal cambiamento climatico impone una nuova riflessione sul futuro del nucleare. Una riflessione, però, che non può prescindere da quanto avvenuto in passato. Dagli incidenti dovuti a un malfunzionamento o al fattore umano, dalla cultura manageriale o dall'ideologia che li hanno resi possibili, dai silenzi dei governi che ne hanno occultato gli effetti sulla popolazione e sull'ambiente. Ripercorrere la storia dei più importanti disastri nucleari diventa un passaggio necessario per capire quale insegnamento possiamo trarne e come possiamo evitare che si verifichino di nuovo. Perché molti di quei fattori ci accompagnano ancora oggi, e rendono l'industria nucleare vulnerabile e incline a ripetere vecchi errori in modi inediti e inaspettati. Con "Atomi e cenere" Serhii Plokhy ci offre uno strumento prezioso per esprimere un giudizio informato sull'uso di una tecnologia che ha segnato in modo indelebile la nostra storia recente.
27,00

Conquistatori. Una storia inedita

Conquistatori. Una storia inedita

Fernando Cervantes

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2024

pagine: 562

Portata a termine la Reconquista di al-Andalus ed espulsi gli ebrei dalla Spagna, sul finire del XV secolo i reali cattolici Isabella e Ferdinando si ritrovarono con le casse vuote. Decisero allora di assecondare le richieste di un eccentrico marinaio genovese, il quale sosteneva di poter raggiungere le Indie attraverso una nuova rotta, garantendo così l'accesso ai lucrosi mercati asiatici, ovvero a quelle ricchezze di cui i sovrani spagnoli avevano assoluto bisogno. Nessuno però poteva immaginare che la scoperta dell'arcipelago nel mar dei Caraibi, in cui s'imbatté Cristoforo Colombo nell'autunno del 1492, avrebbe rivelato l'esistenza di un immenso continente sconosciuto e ridisegnato per sempre la mappa del mondo. Da allora si susseguirono innumerevoli viaggi e spedizioni, che portarono nelle Americhe migliaia di avventurieri, uomini d'arme, aristocratici, religiosi e diplomatici spagnoli. Ambiziosi e brutali, avidi di denaro e di successo, nell'arco di pochi decenni i conquistadores imposero il loro dominio coloniale con il saccheggio e la rapina, causando la scomparsa delle floride civiltà mexica e inca e una catastrofe demografica senza precedenti. Per quanto generalmente accolta, questa ricostruzione è tuttavia parziale. Anzi, secondo lo storico Fernando Cervantes, è una «generica caricatura» che non tiene conto del contesto storico e culturale che fece da sfondo alle vicende di Hernán Cortés, Francisco Pizarro e gli altri. Infatti, se i conquistadores furono animati dalla bramosia di ricchezza, furono anche l'espressione di quel potente spirito di riforma umanista e religiosa che caratterizzò la Spagna tardomedievale. Gloria e fede ispirarono le imprese degli hidalgos , i quali viaggiarono oltreoceano «per servire Dio e il re, oltreché per diventare ricchi». Da questo punto di vista, idealisti e crudeli, rapaci e devoti, i conquistadores sono l'emblema della complessità che, lungi dal reclamare l'assoluzione o la condanna per le atrocità commesse, invita piuttosto allo studio e alla comprensione. Lontano dalla lente del mito e del pregiudizio, Cervantes offre un'inedita lettura della conquista spagnola del Nuovo Mondo e dei suoi protagonisti, facendo emergere sfumature nuove e inaspettate di un periodo che ha cambiato il corso della storia mondiale.
32,00

Il mondo. Una storia famigliare

Il mondo. Una storia famigliare

Simon Sebag Montefiore

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 1356

Delle innumerevoli storie del mondo scritte nel corso dei secoli, nessuna aveva mai tratto spunto dall'unica cosa che tutti gli esseri umani hanno in comune: la famiglia. È proprio questa inedita prospettiva che lo storico Simon Sebag Montefiore adotta come chiave per un'impresa radicalmente nuova, tanto stimolante quanto poderosa: tessere la storia del mondo – dai primi ominidi a oggi – attraverso le storie di diverse famiglie di ogni epoca e continente. «Troppo spesso la storia è presentata come una serie di eventi, rivoluzioni e paradigmi isolati, vissuti da persone ben categorizzate e identificate. Ma le vite delle famiglie reali rivelano qualcosa di diverso: persone singole, particolari, che vivono, ridono, amano nel corso dei decenni e dei secoli in un mondo stratificato, ibrido, liminale e caleidoscopico che sfida le categorie e identità delle epoche successive.» Raccontarne le vicende pubbliche e i drammi privati consente di osservare come i grandi temi – la guerra, la migrazione, la peste, la religione, la tecnologia – sono sempre intrecciati a intrighi, tradimenti, vendette, storie d'amore e tragedie individuali e famigliari. In queste pagine, in cui l'orrendo convive con il sublime, il male con la grazia, vengono descritte le parabole delle dinastie simbolo dell'ambizione umana, come i Cesari, i Moghul, gli Han, gli Ottomani, i Medici, i Bonaparte, gli Asburgo, i Romanov, i Rothschild, i Kennedy. E la vita dei leader più famosi, da Giulio Cesare ad Alessandro Magno, da Gengis Khan a Napoleone, Hitler, Stalin. Accanto ai più conosciuti, compaiono poi personaggi meno noti ma altrettanto influenti, quali Hongwu, fondatore della dinastia Ming; Ewuare, il Re Leopardo del Benin; Kamehameha, conquistatore delle Hawaii; Dama Murasaki, la prima scrittrice donna; e ancora: schiavi, profeti, preti, ciarlatani, gangster, medici, magnati, amanti, mariti, mogli e figli, scienziati come Newton ed Einstein, e artisti come Michelangelo, Li Qingzhao e David Bowie. Il mondo , magistrale dramma epico frutto di una vita di studi e viaggi, e di una narrazione in simultanea avvincente quanto la trama dei migliori romanzi, è la celebrazione e, insieme, uno spietato atto d'accusa della storia umana. Un prezioso strumento per le sfide future, perché è la vivida testimonianza che «la nostra sconfinata capacità di distruggere è eguagliata soltanto dalla nostra ingegnosa capacità di risollevarci».
45,00

I normanni. Storia dei conquistatori d'Europa

I normanni. Storia dei conquistatori d'Europa

Levi Roach

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 360

Nel dicembre del 1212, il giovane Federico II, nipote del leggendario imperatore Federico Barbarossa, uscì dal duomo di Magonza nelle vesti di sovrano di Germania. Il ragazzo, però, non era tedesco. Il 'puer Apuliae' era un normanno italiano, e come monarca normanno si apprestava a governare sulla Sicilia e il Sud Italia. Con lui, il potere e l'influenza degli «uomini del Nord» avrebbero raggiunto il loro apice sul continente europeo. Discendenti dei predoni vichinghi, che con le loro scorribande all'inizio del X secolo avevano gettato le basi del futuro ducato di Normandia, i normanni estesero il loro dominio dalla Francia settentrionale all'Inghilterra, dall'Irlanda al Mediterraneo, dalla Penisola iberica all'Anatolia bizantina. Sotto gli stendardi di condottieri feroci e ambiziosi, essi costruirono chiese e castelli, fondarono dinastie e regni vigorosi, ridisegnando ovunque le mappe del potere. Allo stesso tempo, nel corso della diaspora si integrarono rapidamente con le popolazioni locali sconfitte e sottomesse, mescolandosi al tessuto della società, adottando la lingua e la cultura delle élite, mettendo radici. Onnipresenti ed elusivi, introdussero princìpi e valori che nel corso dei secoli plasmarono il volto dell'Europa: gli ideali cavallereschi, l'architettura romanica, il cattolicesimo e la vicinanza al pontefice di Roma, come pure un nuovo atteggiamento nei confronti della legge e della giustizia. Eppure, dopo trecento anni di vittorie e successi travolgenti, i normanni all'improvviso scomparvero, vittime probabilmente di un'identità fluida e camaleontica, di una mancanza di unità che impedì loro di sopravvivere al mondo che essi stessi avevano forgiato. Esemplare della turbolenta e tortuosa storia medievale, il racconto dell'ascesa e del declino normanno è un avvincente susseguirsi di fortune conquistate e perse, che lo storico britannico Levi Roach ripercorre in queste pagine ricostruendone al contempo la straordinaria, e spesso dimenticata, eredità. Perché «il mondo moderno sarebbe irriconoscibile, se i normanni non avessero lasciato la loro impronta».
28,00

Berlino. Storia della città che ha segnato un secolo

Berlino. Storia della città che ha segnato un secolo

Sinclair McKay

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 456

Dopo aver fluttuato per ore nel cielo notturno, la mongolfiera che l'ingegnere trentaduenne Winfried Freudenberg aveva costruito per fuggire da Berlino Est si schiantava al suolo nel giardino di un'abitazione vicino al Grunewald, a Berlino Ovest. Freudenberg fu l'ultima delle «vittime del Muro». Infatti, solo pochi mesi dopo, il 9 novembre 1989, quello che per trent'anni era stato l'emblema del totalitarismo si sgretolava come d'incanto. Si disse allora che la Storia si era rimessa in moto. E con la Storia, anche la città simbolo del Novecento. In realtà, Berlino non si era mai fermata. Per tutto il ventesimo secolo, la città «è stata al centro di un mondo convulso, seducendo e tormentando, a fasi alterne, l'immaginario internazionale». Dal trauma della Prima guerra mondiale al crollo della Repubblica di Weimar, fino all'ascesa del nazismo, dal rogo dei bombardamenti alleati alla costruzione del Muro, la città aveva attraversato un vortice di tumulti e passioni, di creatività e abomini. Irrequieta e cosmopolita, vitale e provocatoria, questa metropoli «giovane e infelice», secondo la celebre definizione di Joseph Roth, aveva sperimentato tutto ciò che il secolo era stato in grado di concepire: l'irruzione dell'industria moderna, i laboratori della ricerca scientifica e dell'innovazione tecnologica, l'architettura del Bauhaus, i capolavori del cinema espressionista, la grande letteratura, la sperimentazione artistica; ma anche la miseria dei quartieri popolari colpiti dalla crisi economica, la violenza ideologica che insanguinava le strade, le pire dei libri, la persecuzione e lo sterminio. E poi, dopo le ceneri del Terzo Reich, la repressione del regime comunista e l'angoscia di essere il punto d'innesco di un possibile conflitto nucleare. Un passato ingombrante, stratificato, onnipresente, quasi impossibile da sopportare. Eppure, a ogni curva della Storia Berlino e i berlinesi hanno dimostrato una straordinaria capacità di ricominciare da capo. Senza la paura di mostrare le cicatrici. Già autore de Il fuoco e l'oscurità. Dresda 1945, McKay traccia qui un magistrale ritratto della città. Un racconto che – grazie a una vertiginosa pluralità di fonti e suggestioni, dall'arte al cinema, dall'opera alla letteratura, dalla scienza all'architettura – svela una città ipnotica come mai era stato fatto prima.
28,00

Il ritorno della storia. Il conflitto russo-ucraino

Il ritorno della storia. Il conflitto russo-ucraino

Serhii Plokhy

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 432

Il 24 febbraio 2022 Vladimir Putin sconvolgeva la comunità internazionale lanciando la sua «operazione militare speciale» contro l'Ucraina. L'offensiva su vasta scala, che sarebbe dovuta durare poche settimane, si è subito trasformata nel più grande conflitto scoppiato nel cuore dell'Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale. In realtà, osserva lo storico Serhii Plokhy, questa guerra è cominciata molto tempo prima, nel febbraio 2014, con l'invasione russa della Crimea, che è proseguita con una guerra non dichiarata e da molti deliberatamente ignorata, fatta di bombardamenti e scontri a fuoco nella regione ucraina del Donbas. Con uno sguardo attento ai dettagli sul campo – dalle stanze del potere alle trincee –, Plokhy esamina il conflitto in corso e dimostra come le sue radici affondino nella storia del crollo imperiale. Per molti aspetti, infatti, quella in atto è una guerra di vecchio stile, condotta dalle élite russe, che si considerano eredi e continuatrici delle tradizioni espansionistiche da grande potenza dell'Impero russo e dell'Unione Sovietica. Una guerra che, malgrado le sue radici, viene combattuta in un nuovo panorama internazionale definito dalla proliferazione delle armi nucleari, dalla frantumazione dell'ordine mondiale determinatasi con la fine della Guerra fredda, e da un ritorno senza precedenti del nazionalismo populista. È l'inizio di una nuova, e ancora indeterminata, epoca. Se la caduta del Muro di Berlino aveva generato l'illusione della «fine della Storia», vale a dire la fine delle guerre novecentesche, delle annessioni territoriali e delle invasioni non provocate, il conflitto russo-ucraino ha visto la Storia riprendersi la scena, con il suo carico di orrori e violenze, ma soprattutto con le sue ineludibili domande: si deve sottostare alla legge del più forte per paura di un conflitto generalizzato? qual è il prezzo che si è disposti a pagare per difendere la propria libertà? ci sono ancora valori e diritti per i quali ha senso combattere? Non solo l'esito dell'attuale conflitto ma anche la storia dei prossimi decenni dipenderà dalle risposte che sapremo trovare.
25,00

Il quartetto. Come quattro donne hanno riportato in vita la filosofia

Il quartetto. Come quattro donne hanno riportato in vita la filosofia

Rachel Wiseman, Clare Mac Cumhaill

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2023

pagine: 456

Oxford, 1º maggio 1956. Nella solennità della Bodleian Library, tra decine di professori riuniti per conferire la laurea honoris causa all'ex presidente degli Stati Uniti Harry S. Truman, solo la filosofa Elizabeth Anscombe dichiara la sua netta contrarietà. Un simile riconoscimento, dice, non deve essere assegnato a chi, ordinando il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, si è reso colpevole della morte di migliaia di innocenti. Se lo facessimo, afferma, non saremmo più in grado di discernere ciò che è bene da ciò che è male, né di riconnettere azioni e valori, scelte e princìpi morali. Se lo facessimo, conclude, la filosofia dovrebbe «ricominciare da zero». Anscombe non era l'unica a constatare la necessità di una «nuova filosofia». Dopo la guerra, il nazismo e lo sterminio degli ebrei, dopo milioni di morti e profughi, anche Philippa Foot, Iris Murdoch e Mary Midgley, giovani e brillanti studiose di filosofia, ritenevano di dover ripartire dalle domande fondamentali: «Cos'è moralmente giusto fare?», «Quali princìpi morali dobbiamo scegliere?», «Esiste un criterio oggettivo di moralità?». Domande che soltanto dieci anni prima i «ragazzi di Oxford» avrebbero liquidato come irrilevanti, cascami della vecchia speculazione metafisica destinata a soccombere di fronte al nuovo complesso di metodi analitici e scientifici del positivismo logico. Il secondo conflitto mondiale, però, aveva strappato questi studenti geniali dalle aule accademiche disperdendoli nei vari teatri di guerra. Fu così che le quattro giovani donne poterono dedicarsi alla filosofia secondo il loro peculiare punto di vista, tornando cioè alla «realtà della vita umana nella sua dimensione interpersonale», nel suo «caotico contesto quotidiano», dove la Conoscenza, il Bene e la Bellezza possono farci da guida e collegare l'etica, le scelte e le responsabilità individuali a «ciò che conta veramente». Il lavoro di Mac Cumhaill e Wiseman racconta una storia di coraggio intellettuale al femminile e riscopre quattro brillanti filosofe, che da amiche condivisero riflessioni, ma anche stanze, vestiti e amori, e che in un ambiente da sempre dominato dagli uomini seppero conquistarsi un ruolo di assoluto primo piano.
28,00

La storia della Cina. Ritratto di una civiltà millenaria

La storia della Cina. Ritratto di una civiltà millenaria

Michael Wood

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 624

«La Cina è un argomento vastissimo e incredibilmente ricco, anzi inesauribile.» Nei suoi quattro millenni di storia ha conosciuto mutamenti di così vasta portata da non avere paragoni, e tuttavia nel popolo cinese sono sempre rimasti saldi gli sforzi per costruire società stabili rette da ordine e giustizia, per generare arte e bellezza, e per la salvaguardia degli ideali di ciò che Confucio chiamava «questa nostra cultura». Ma da dove nasce questo senso di appartenenza, capace di resistere ai più drammatici periodi di crisi? Cosa ha contribuito a mantenere unito un paese tanto esteso, oggi superpotenza e seconda economia al mondo? E in che misura quei principi continueranno a plasmare il futuro della Cina nei prossimi decenni? Attingendo a inedite testimonianze e alle più recenti scoperte archeologiche, nonché alla personale esperienza vissuta in quarant'anni di viaggi nel paese, Michael Wood offre uno sguardo completo sul passato della Cina, indispensabile per comprendere il suo presente. Alla narrazione storico-politica di vasto respiro l'autore affianca il punto di vista della gente comune, attraverso documenti familiari, diari e corrispondenze ufficiali e private, come lo scambio di lettere tra monaci buddisti in Cina e in India, o tra una madre e una figlia coinvolte negli orrori della conquista Manciù, o ancora, gli scritti di imperatori, poeti e mercanti della Via della Seta. Il risultato è un affresco che spazia dalle desolate steppe mongole alla Grande Muraglia, dalla Città Proibita al mondo ultramoderno di Pechino, Shanghai e Hong Kong; dalla nascita delle prime dinastie all'incontro con l'Occidente, dall'unificazione alla rivolta dei Taiping, dalle rivoluzionarie femministe di fine impero Qiu Jin e He Zhen all'invasione giapponese, alla Grande Carestia, alla Rivoluzione culturale, fino alle svolte nella storia più recente, inclusa la crisi di piazza Tienanmen del 1989 e il nuovo ordine del presidente Xi Jinping. "La storia della Cina" è il ritratto di una civiltà millenaria, ma soprattutto una preziosa chiave di lettura del più intrigante tra i paesi protagonisti della scena mondiale contemporanea.
40,00

Il volto di un impero. L'Inghilterra attraverso i suoi capolavori

Il volto di un impero. L'Inghilterra attraverso i suoi capolavori

Simon Schama

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 672

Per Jonathan Richardson, pittore e teorico delle arti visive del XVIII secolo, il principale requisito del ritratto è quello di raccontare la storia del soggetto rappresentato sulla tela – il suo vero io, l'essenza nascosta dietro la maschera del potere e della fama – al fine di tramandarne il ricordo. Perché il ritratto, se da un lato cristallizza un istante del presente, dall'altro si proietta nel futuro, a beneficio dello sguardo di coloro che verranno dopo, continuando a vivere nel giudizio del pubblico. Nell'era della fretta e dei selfie, lo storico Simon Schama, docente alla Columbia University, osserva dunque con attenzione dipinti e fotografie dei secoli passati. Vi legge personalità ed emozioni: risolutezza, risolutezza, amore, ambizione, coraggio, dolore. E, unendo storia e arte, attraverso una serie sorprendente di immagini conservate alla National Portrait Gallery di Londra, ripercorre la storia dell'Inghilterra, dai Tudor ai giorni nostri. Immagini che hanno permesso ai britannici di ricordare «chi erano», contribuendo così alla costruzione di un'identità culturale collettiva, di una tradizione e di una memoria condivisa. Quei volti di re e regine, di politici e letterati, di filosofi e cortigiane, di suffragette e popstar, rivivono così in queste pagine, in un fluire appassionato e incessante di personaggi, aneddoti, vicende, interpretazioni, ricordi. Da Winston Churchill, nel tormentato dipinto di Graham Sutherland, a John Lennon, fotografato da Annie Leibovitz solo cinque ore prima di essere assassinato; da Enrico VIII, raffigurato nella sua aura di invincibilità da Holbein il Giovane, alle cartes de visite della regina Vittoria in lutto; dalle esilaranti stampe satiriche di James Gillray, che nel Settecento trasformarono la politica in intrattenimento, agli strazianti autoritratti di Gwen John, Schama invita il lettore a trovare il proprio legame personale con questi volti e la loro storia, a stabilire con essi un contatto visivo, che è «l'inizio dell'etica, la condizione indispensabile dell'empatia, la capacità di sperimentare il mondo attraverso qualcosa di più della nostra persona isolata».
40,00

Hitler. La caduta (1939-1945)

Hitler. La caduta (1939-1945)

Volker Ullrich

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 768

Nell'estate del 1939 Adolf Hitler era all'apice della gloria. Attraverso un'aggressiva politica estera, aveva riportato la Germania allo status di grande potenza e sembrava destinato a realizzare i suoi progetti più ambiziosi. Ben pochi riuscirono a scorgere nella sua visione del mondo – improntata alla conquista dello «spazio vitale a est» e all'eliminazione degli ebrei dalla Germania e, se possibile, dall'Europa intera – i germi dei tragici sviluppi futuri. Eppure, con l'attacco all'Unione Sovietica nel giugno 1941 e l'ingresso in guerra degli Stati Uniti nello stesso anno, le sorti della Germania nazista iniziarono a cambiare. Volker Ullrich dedica questo secondo volume della sua imponente ricerca agli anni più terribili nella storia del Terzo Reich, quelli dominati dalla smania di conquista di un dittatore che, del tutto impreparato al compito di comandante e stratega, se ne arrogò le funzioni e pianificò le operazioni con i suoi generali, fino ai minimi dettagli. L'autore rivolge quindi particolare attenzione ai rapporti fra Hitler e l'élite della Wehrmacht, cercando di chiarire in quale misura lo stato maggiore fosse coinvolto nelle decisioni più rilevanti e quali iniziative intraprese per favorirle o, eventualmente, ostacolarle. È in quelle occasioni che i tratti chiave della personalità del Führer emergono con più evidenza. Hitler era un giocatore d'azzardo e al tempo stesso era profondamente insicuro; bastava la minima battuta d'arresto per turbarlo ed era pronto a incolpare i suoi subordinati per i propri errori catastrofici; e quando si rese conto che la guerra era persa, si imbarcò nell'annientamento della stessa Germania come punizione del popolo tedesco che non gli aveva consegnato la vittoria. L'opera di Ullrich offre dunque uno spaccato affascinante sulla personalità del Führer, sondando gli abissi del suo carattere, quei complessi, quelle ossessioni e quelle spinte omicide che erano all'origine dei suoi pensieri e delle sue azioni, poiché, senza un'opportuna messa a fuoco del ruolo nefasto che esercitò, né il corso della guerra né la via verso l'Olocausto troverebbero una descrizione e una spiegazione adeguate. È difficile pensare a una biografia definitiva di Hitler – l'argomento è troppo vasto, l'uomo troppo contraddittorio e le fonti ingovernabili – ma queste pagine si avvicinano quanto più possibile a tale traguardo.
100,00

Una nuova idea del mondo. Il periodo d'oro e gli anni bui della fisica (1895-1945)

Una nuova idea del mondo. Il periodo d'oro e gli anni bui della fisica (1895-1945)

Tobias Hürter

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 372

La prima metà del Novecento può essere senza dubbio considerata l'età d'oro della fisica. Proprio in quegli anni Marie Curie, Max Planck, Niels Bohr, Werner Heisenberg, Erwin Schrödinger e Albert Einstein non soltanto hanno rivoluzionato la scienza, ma hanno letteralmente reinventato la realtà, abbattendo vecchie e solide convinzioni, e hanno cambiato per sempre il nostro modo di pensare e il mondo intero. In queste pagine, l'intento di Tobias Hürter non è però quello di spiegare la meccanica quantistica o la teoria della relatività, quanto piuttosto di ricostruire le vite travolgenti di questi grandi geni. Basandosi su diari, lettere e autobiografie, traccia profili inediti, delineando la personalità dei protagonisti e svelandone i tratti meravigliosamente o banalmente umani. Oltre a essere formidabili scienziati, infatti, erano anche avventurieri, intellettuali, dandy o, per usare una terminologia moderna, «nerd», legati da profonde amicizie e rancorose inimicizie. Così, accanto al racconto dei pionieristici lavori di Einstein, all'epoca un semplice impiegato dell'Ufficio brevetti di Berna, o degli esperimenti di Marie e Pierre Curie sulla radioattività, trovano posto innumerevoli scorci di vita privata. Ma il vero merito dell'autore è di aver saputo intrecciare queste biografie con il corso della Storia. La prima guerra mondiale, la fame, la pandemia, l'antisemitismo, l'inflazione, il nazionalsocialismo. Dall'avvento di Hitler, poi, ognuno ha dovuto trovare la propria strada, Einstein come un celebre esule, Planck come un poco convinto opportunista, Heisenberg come il pioniere della bomba atomica tedesca. Con una scrittura coinvolgente, il libro di Hürter è un patrimonio di storie straordinarie, capace di allargare lo sguardo sulle ricerche che hanno impresso una svolta inattesa alla scienza, creando un nuovo mondo fisico che a tutt'oggi non è stato ancora compreso fino in fondo.
28,00

Le porte d'Europa. Storia dell'Ucraina

Le porte d'Europa. Storia dell'Ucraina

Serhii Plokhy

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2022

pagine: 540

Collocata al margine occidentale della steppa eurasiatica, l'Ucraina è stata per secoli una via d'accesso all'Europa. Una porta attraverso la quale sono transitate genti, merci e idee. Un punto d'incontro (e scontro) tra diverse culture e grandi imperi – romano e ottomano, asburgico e russo – che hanno lasciato la loro impronta e plasmato il paesaggio, il carattere e l'identità di una popolazione abituata da sempre a vivere tra confini incerti, frontiere in perenne movimento, scorrerie di predoni e conquistatori. Fino a quando, alla metà dell'Ottocento, ha preso avvio quel processo di 'nation building' che nel secolo successivo ha portato alla creazione di un moderno stato-nazione, multietnico, multiculturale e ispirato ai principi delle democrazie liberali dell'Occidente. Un cammino lungo e tortuoso, che ha incrociato spesso le tragedie del Novecento – come l' Holodomor , la Grande carestia degli anni Trenta frutto della politica staliniana, e l'occupazione nazista, che ha fatto dell'Ucraina uno dei luoghi principali dell'Olocausto – e si è concluso soltanto con la dissoluzione dell'Unione Sovietica, la proclamazione dell'indipendenza e il progressivo avvicinamento del popolo ucraino alle istituzioni dell'Unione Europea. Oggi, però, la storia dell'Ucraina sembra riavvolgersi nel proprio passato. La guerra d'aggressione della Russia di Vladimir Putin, dopo l'annessione della Crimea e l'occupazione della regione mineraria del Donbass, le ha infatti riassegnato il ruolo di linea di faglia attorno alla quale si scatenano le tensioni tra Est e Ovest in una pericolosa riedizione della Guerra fredda. Docente di Storia ucraina a Harvard, Serhii Plokhy accende in queste pagine i riflettori su vicende drammatiche e affascinanti, offrendo una chiave di lettura essenziale per comprendere le origini della crisi internazionale più grave dalla fine del secondo conflitto mondiale.
25,00

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