Officina: Architettura università Officina
Attrezzare l'architettura. Strategie operative per l'architettura del terzo millennio tra permanenza e innovazione
Andrea Grimaldi
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 128
Come trasformare le criticità della nostra epoca in stimoli per un ripensamento complessivo del fenomeno architettonico capace di restituire qualità al patrimonio edilizio esistente? È questa la domanda centrale cui questo libro cerca di dare risposta. Il concetto di architettura sostenibile, inteso come processo di trasformazione di materiali e risorse naturali secondo operazioni in equilibrio tra di loro ha assunto una centralità nel dibattito contemporaneo che ha prodotto un diverso modo di guardare al costruito, anche senza qualità, delle nostre città. Questo patrimonio edificato, se analizzato e ricondotto agli aspetti primari della sua forma, intesa come espressione di strutture spaziali, può rappresentare un importante nucleo da cui partire in un processo di ripensamento e miglioramento del contesto urbano nel quale viviamo. Come gestire questi interventi? Quali sensibilità utilizzare e quali tematiche sviluppare? Il libro propone la categoria dell'Attrezzatura architettonica quale sintesi di una filosofia progettuale attenta al tutto ma con un occhio al particolare, a quella scala del progetto cioè che è la scala dell'uomo che "usa" l'architettura, che la vive e se ne serve. Per questo il concetto di Attrezzatura architettonica viene indagato a partire dall'ambito degli Interni, dove esso si è formato, per poi venire declinato attraverso una serie di chiavi tematiche anche a livello di progettazione dell'involucro esterno.
Le cinte murarie di Rieti
Giancarlo Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 63
Argomenti trattati: Capire la città per ripararne i guasti; Storia delle cinte murarie reatine; La costruzione del modello ligneo di Reate; La ricostruzione del sito di Porta d'Arci.
Balconate domestiche-Wohnungs Balkone
Adriano Cornoldi, Richard Röhrbein
Libro
editore: Officina
anno edizione: 2002
pagine: 128
L'insegnamento della composizione architettonica
Giancarlo Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 1999
pagine: 160
"Come insegnare la composizione architettonica nell'università di massa è la domanda che si pone questo libro, pur avendo molte perplessità che ciò possa realizzarsi nelle condizioni attuali. Come debba essere insegnata la composizione architettonica anche agli studenti di Ingegneria, oltre a quelli di Architettura, se esista cioè una specificità nell'insegnamento di tale disciplina ai futuri ingegneri, è un problema che attende sempre un chiarimento. Il rilievo posto sulla componente tecnicista nella trasmissione del sapere dell'ingegnere ha contribuito al suo isolamento, ed alla perdita della sua capacità di vedere l'architettura. Tema del libro è dunque non insegnare, ma come insegnare la composizione architettonica: non interessa cioè dare qui una serie organica di lezioni, ma rendere note alcune riflessioni sui modi possibili della trasmissione del sapere per esercitare questa disciplina. Vi è la convinzione che si insegni la composizione architettonica, per far imparare a progettare, non con lunghi pretenziosi discorsi, ma semplicemente facendo vedere come si fa, o altrimenti come altri hanno fatto per costruire i loro progetti, perché per insegnare a progettare bisogna aver prima imparato a progettare." (dalla premessa)
L'architettura degli interni
Giancarlo Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 1999
pagine: 160
La casa doppia: un tema formativo. Strategie per la residenza urbana contemporanea tra tradizione e innovazione
Veronica P. Dell'Aira
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2015
pagine: 199
"È paradossale ma lo straordinario incremento di informazioni e di immagini prodotto dai media ha reso più difficile insegnare architettura. Lo spropositato aumento della pubblicistica, la disponibilità dell'informazione tramite internet, la moltiplicazione dei programmi per rappresentare e progettare mentre accrescono moltissimo le possibilità di analisi e di soluzione dei problemi, lasciano per di più smarriti nelle scelte. L'incredibile quantità di immagini catturabili al solo sguardo navigando su internet e sfogliando la pletora di riviste cartacee e telematiche lascia storditi. Per orientarsi si rende necessaria un'attitudine critica assai forte, un continuo esercizio di distinzione. La facilità di accesso non incoraggia il soffermarsi a riflettere, analizzare, destrutturare per memorizzare. Un colpo d'occhio e si crede di aver archiviato l'immagine nella propria memoria con la convinzione che tornerà utile all'atto del progetto. L'esercizio della copia manuale costringeva a studiare la forma del soggetto rappresentato, a selezionare la gerarchia dei segni a ricostruire la struttura dell'immagine osservata. Oggi, inoltre, sono rari i casi in cui le immagini di questa o quell'architettura, di questo o quel brano di città o di paesaggio vengono analizzate a fondo, accompagnate dai disegni esplicativi necessari e quasi mai dalla descrizione dei processi che li hanno generati."
La casa del fascio di Terragni a Roma. Analisi, ricostruzione, rappresentazione
Giancarlo Rosa, Nicolò Sardo
Libro: Libro in brossura
editore: Officina
anno edizione: 2013
pagine: 95
Il libro indaga una delle ultime opere di Giuseppe Terragni, il cui progetto iniziato nel 1940 -, ancora nella fase iniziale, fu interrotto dalla prematura scomparsa dell'architetto comasco. Con la casa del fascio del gruppo rionale Portuense-Monteverde, Terragni ancora una volta produce un'architettura nuova, ricca di idee, che mette singolarmente in colloquio due corpi di fabbrica sui lati opposti di una strada, ognuno con le diverse peculiarità: l'uno trasparente e stereometrico, l'altro chiuso, ma dinamico, con superfici curve e pareti oblique, e insieme collegati da un ponte metallico. Quello che ha interessato gli autori, oltre al fascino di riuscire a dare un'immagine quanto più possibile attendibile ad una delle opere meno conosciute di Terragni, è stato di definire un metodo plausibilmente oggettivo che, nonostante le evidenti difficoltà di lavorare con un materiale quanto mai incompleto e in fieri, validasse i risultati ottenuti. Anche la rappresentazione è stata utilizzata soprattutto con questo fine, al di là di facili seduzioni insite nel realismo ormai permesso dagli attuali strumenti digitali. Per questo i nuovi disegni presentati - sia bidimensionali sia tridimensionali - che ricostruiscono il progetto trovano senso e forza nella loro integrazione con quelli originali di Terragni, con i tanti riferimenti e con lo studio critico, nel tentativo principale di comunicare il complesso pensiero progettuale dell'architetto comasco.
Lezioni di museografia
Giancarlo Rosa
Libro
editore: Officina
anno edizione: 2008
Entrando in un museo l'attenzione è alle opere esposte, solo visitando le mostre si nota l'allestimento, ma più per le condizioni in cui le opere d'arte sono mostrate che per la sistemazione stessa. Se riviste specialistiche hanno illustrato la qualità dell'architettura degli interni museali italiani, bisogna allora prendere l'abitudine di guardare l'architettura del museo insieme alle opere, e come le opere sono esposte. Con le ricerche progettuali sono documentate le conseguenti ricerche teoriche. Scritti teorici che non sono mere esercitazioni critico-letterarie, ma che hanno sempre presente la finalità progettuale dell'impegno disciplinare, per questo essi sono nati insieme alla elaborazione dei grafici esemplificativi e delle tavole comparative, in cui gli esempi emblematici compaiono e si confrontano sui temi della pianta, della sezione, della luce.