Polistampa: Il diaspro
Fogli d'album de «La fortezza»
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2016
pagine: 96
I molteplici testi (dal teatro alla poesia, dagli studi critici alle recensioni) sono di Patrizia Bernardini, Giovanni Commare, Giuseppe Panella, Andrea Nembri, Sauro Albisani, Pasquale Siano, Enzo Filosa, Alessandro Meregalli, Arturo Orsini.
La polemica in Italia sul saggio di filosofia morale di Maupertius
Fabrizio Verde
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2013
pagine: 88
Il grande scienziato e filosofo illuminista Pierre Louis Moreau de Maupertuis (1698-1759) fu uno dei pensatori più originali del XVIII secolo. La sua concezione di felicità, intesa come la quantità di beni restanti una volta eliminati tutti i mali, contenuta nell'Essai de philosophie morale del 1749, diede origine a un'aspra polemica tra il teologo domenicano Casto Innocente Ansaldi e il filosofo Francesco Maria Zanotto. Quest'ultimo nel suo Ragionamento (1749) rifiutava la premessa edonistica su cui si basava l'Essai, insistendo sulla eterogeneità dei piaceri che impediva il calcolo maupertuisiano e negando la troppo rigida distinzione tra soluzione stoica e soluzione cristiana della vita morale. L'analisi di Fabrizio Verde, condotta con stile erudito e rigoroso, ricostruisce tutti gli aspetti di una "contesa" che tra il 1754 e il 1757 arrivò ad appassionare molti illustri scrittori e pensatori dell'epoca.
Lo stupore del bello. Lineamenti di una filosofia estetica
Paola Mancinelli
Libro: Copertina morbida
editore: Polistampa
anno edizione: 2010
pagine: 176
Il volume raccoglie una serie di saggi e si pone come spettro filosofico sul senso della bellezza, recuperando all'estetica una legittimità teoretica, in virtù di una rivisitazione del valore ontologico che essa assume e che si pone oltre ogni possibile moda. La bellezza in quanto categoria filosofica affonda, infatti, le proprie radici in un itinerario sapienziale che, da un lato evidenzia la grandezza del pensiero tendente all'ulteriorità, mentre dall'altro ne dice la sua mendicanza, la povertà che lo muove sempre verso orizzonti inediti. Proprio per questo motivo essa diviene, nel percorso di questi saggi, la questione di confine fra due discipline così simili per affinità elettiva e pure così autonome: filosofia e teologia. Sulla base di essa vengono, infatti rivisitate istanze come la corporeità e l'incarnazione, il rito nella sua simbologia antropologica e teologica, il linguaggio come opera di verità che, della bellezza, è sorella. Tuttavia, senza mai sconfinamenti, entrambe disegnano un paesaggio nuovo, denunciando come il pensiero filosofico sia un'immensa metafora che suggerisce l'indicibile e come il pensiero teologico si nutra di una continua analogia per evidenziare il senso della bellezza come rivelazione e ferita profondamente inferta nel tessuto della ragione tanto da guarirla proprio nella sua impossibilità di venir richiusa, anzi è proprio essa che, sbilanciando sull'altrove lo stesso pensiero, lo riconsegna alla sua dignità.
Scrivo a te come guardandomi allo specchio. Lettere a Pasolini (1954-1975)
Paolo Volponi
Libro: Libro in brossura
editore: Polistampa
anno edizione: 2009
pagine: 216
Il corpus delle lettere che Paolo Volponi scrive a Pier Paolo Pasolini fra il 1954 e il 1975 rappresenta un documento di grande importanza, attraverso cui è possibile ricostruire lo sviluppo dell'opera poetica volponiana nel cruciale passaggio da una fase in cui sono ancora predominanti (per usare un'espressione dello stesso Volponi) le suggestioni post-ermetiche a un'altra in cui si fa sentire l'influenza di Pasolini e, più in generale, del neo-sperimentalismo di "Officina". Il risultato sarà la pubblicazione nel 1960 della raccolta "Le porte dell'Appennino" e il primo importante riconoscimento con la vittoria del Premio Viareggio. Oltre che mediatore con l'ambiente culturale romano (Bertolucci, Bassani, Moravia, Morante, Gadda), Pasolini è in questi anni una figura centrale per Volponi, amico e maestro al tempo stesso a cui sottopone le proprie poesie e richiede pareri e consigli. La presenza di stesure preparatorie e intermedie di alcuni testi poetici allegati alle lettere consentono di ripercorrere l'itinerario variantistico di numerosi componimenti presenti ne "Le porte dell'Appennino" e di valutare appieno la portata dei cambiamenti intervenuti.