Ponte alle Grazie: Romanzi
Negoziando con le ombre
Margaret Atwood
Libro
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2002
pagine: 201
Qual è il ruolo dello scrittore? Profeta? Gran sacerdote dell'arte? Buffone di corte? O forse testimone del mondo reale? Perché si diventa scrittori; lo scrittore e il suo doppio; la scrittura come trattativa con l'aldilà, per recuperare qualcosa o qualcuno dal mondo dei morti; lo scrittore e il suo pubblico, con il libro come unico tramite. In queste lezioni la Atwood ci rende partecipi delle emozioni dello scrivere e della scrittura, esaminando le metafore che romanzieri e poeti hanno utilizzato per spiegare, o giustificare, le loro opere e analizzando i ruoli che essi hanno di volta in volta scelto di interpretare.
Occhio di gatto
Margaret Atwood
Libro
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2002
pagine: 468
In occasione della prima retrospettiva delle sue opere, la pittrice Elaine Risley torna a Toronto, la città dove è cresciuta. Se ne era andata molti anni prima per lasciarsi alle spalle i fantasmi della gioventù. Ora Elaine ritrova se stessa bambina. Momenti e atmosfere riaffiorano con lancinante chiarezza: una famiglia felice e anticonformista, che però non l'aveva salvata dall'inferno di crudeltà e ricatti orchestrato da Cordelia, amica e aguzzina. L'unico alleato di Elaine era un occhio di gatto, una biglia dura, fredda, forte come lei avrebbe voluto diventare.
L'assassino cieco
Margaret Atwood
Libro
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2001
pagine: 552
"Dieci giorni dopo la fine della guerra mia sorella Laura precipitò con l'auto giù da un ponte." Sono queste le prime parole, semplici ma inquietanti, con cui Iris Chase, la voce narrante del romanzo, decide, a ottantadue anni, di raccontare le tormentate vicende della sua famiglia nell'arco di quasi un secolo. Ma sin dall'inizio il racconto di Iris viene interrotto dagli stralci di un altro romanzo, una scabrosa storia d'amore scritta dalla sorella tragicamente morta e pubblicata postuma con enorme successo: "L'assassino cieco". Il protagonista del romanzo, un uomo in fuga, inventa per la sua amante una storia di fantascienza su un pianeta inverosimile, dando, così, vita a un terzo livello narrativo.
Lo scafandro e la farfalla
Jean-Dominique Bauby
Libro: Libro rilegato
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 1997
pagine: 128
L'8 dicembre 1995 un ictus getta Jean-Dominique Bauby in coma profondo. Quando ne esce, tutte le sue funzioni motorie sono deteriorate. Colpito da quella che la medicina chiama locked-in syndrome, e che lascia perfettamente lucidi ma prigionieri del proprio corpo inerte, Bauby non può più muoversi, mangiare, parlare o anche semplicemente respirare senza aiuto. In quel corpo rigido e incontrollabile come lo scafandro di un palombaro, solo un occhio si muove. Quell'occhio, il sinistro, è il suo legame con il mondo, con gli altri, con la vita. Sbattendo una volta le palpebre del suo occhio Bauby dice di sì, due volte significano un no. Sempre con un battito di ciglia, ferma un interlocutore su una lettera dell'alfabeto che gli viene recitato secondo l'ordine di frequenza della lingua francese: "E, S; A, R, I, N, T...". E, lettera dopo lettera, Bauby detta parole, frasi, pagine intere... Con il suo occhio Bauby scrive questo libro: per settimane intere, ogni mattina prima dell'alba, pensa e memorizza un capitolo che più tardi detta a una redattrice del suo editore. Così, da dietro l'oblò del suo scafandro, invia le cartoline di un mondo che si può solo immaginare, dove vola leggera la farfalla del suo spirito.