presentARTsì: Narrativa

Un romanzo autoconclusivo, ispirato dalle leggende bretoni francesi che, fondendo suggestioni del mistery, dell'horror e del gotico, racconta i segnali e i presagi che talvolta, come veri e propri messaggi inviati ai vivi varcano il sottile confine l'altro mondo e il nostro mondo.

Quattro giovani coraggiosi, l’oscuro ordine chiamato Fratellanza Ermetica Dorata che brama di dominare le creature magiche, una scia fatata tracciata dall’imperscrutabile drago barbuto Merlin: ispirata dalla corrente artistica del fairy painting, un’avventura fantastica a sfondo storico che in un romanzo autoconclusivo unisce pittura, fantasy, folklore, esoterismo nonché steampunk, e che trascinerà i protagonisti fra gli ambienti della Londra vittoriana e i minacciosi pericoli custoditi fra le mura del luogo più inquietante d’Inghilterra, il manicomio di Bethlem.

Avventura, folklore, esoterismo, pittura, fantasy e steampunk: dall'autrice della Saga delle Streghe dei Quinti una storia immersa nel fascino dell'epoca vittoriana e del "fairy painting", corrente artistica nata nell'Ottocento e legata anche al movimento dei Preraffaelliti.

Lui andava in giro per il mondo e trascorreva lontano mesi interi, lei si era rapidamente distinta per la sua elevata preparazione e per la sua spiccata intelligenza col risultato di essere sempre più spesso presente a incontri e workshops, o membro di task force che si occupavano di miglioramento continuo, di tecniche di comunicazione e di metodologie di training. I tempi in cui i due si commuovevano di fronte al figlio addormentato o in cui il bisogno reciproco si esternava in abbracci, in gesti di affetto e in lacrime di nostalgia, stavano gradualmente scomparendo e questo valeva principalmente per la donna, più inebriata che mai dall’ambiente e contenta di aver compiuto la scelta che l’aveva portata a quel punto.

Che cosa ha in serbo il destino per i gemelli Malaspada? Il Duca di Selvardita si fa sempre più minaccioso e l'eco di un inevitabile resa dei conti sempre più vicina. Lo Scaltro è ancora lontano, e quelli che dovrebbero essere gli alleati di Jaromir e Leonte sembrano ancora indecisi se lasciarli in vita o meno. L'incontro con Tyrso La Hire, vecchio eroe di guerra e idolo indiscusso dei due gemelli e di tutto il popolo di Scala Bianca, sembra dare nuovo vigore ai nostri eroi, ma la strada verso la vittoria appare ancora un lontano miraggio. Una lunga serie di errori, infatti, di agguati, colpi bassi e tradimenti, ribalterà presto la situazione, gettando i gemelli Malaspada nuovamente in un ginepraio di vicissitudini che li porterà, come sempre, faccia a faccia con la morte. Ma arrivata l'inevitabile resa dei conti, la loro proverbiale fortuna sarà sufficiente questa volta a salvarli?

Chi è la misteriosa figura che spia la casa e l’erboristeria di Brunella a Manerba del Garda? Perché il dio celtico Cernunnos continua a rivelarsi alla giovane strega? E cosa ha a che fare il “dio cornuto” con l’imminente processione dei Templari del giorno di San Martino, a cui parteciperà anche Cristian, il carabiniere che ha assistito al più potente incantesimo di Brunella? Tra sogno e realtà, tra le feste di Belthane e Samhain, l’ultima strega Quinti partirà per una nuova, straordinaria avventura, che la porterà a esplorare una collina ammantata di segreti, il Monte Corno di Desenzano del Garda, e per un viaggio nel passato della sua famiglia, alla ricerca del padre e delle “Streghe del Monte Corno”.

Un romanzo d’esordio. Una storia che trascina il lettore capitolo dopo capitolo, che lo fa misurare con un mondo fatto di sentimenti crudi, schietti, in cui spesso bene e male si confondono e lasciano l’esito della vicenda in un limbo d’incertezza: a differenza delle “favole” a lieto fine, non è assolutamente scontato che siano i buoni a prevalere. Forti, belli, invincibili combattenti temprati da innumerevoli battaglie: sono i gemelli Malaspada, i protagonisti del romanzo insieme al loro antagonista, il Duca di Selvardita, “villain” tanto spietato e feroce quanto astuto, elegante, imprevedibile. Il duello che li vede protagonisti si dipana tra mille personaggi, attraverso isole e mari (gli Arcipelaghi di “Maggior Gloria” e de “La Costellazione”) popolati da un mosaico di etnie e civiltà di lunga storia e tradizioni.

Oltre 26 creature e figure dell’immaginario popolare e fantasy prendono vita nel "Fantastico Garda", il mondo magico dove realtà e leggenda si incontrano con l’incantevole sfondo del lago di Garda. Attraverso i paesini del lago, le colline moreniche e le montagne, i golfi e le insenature, i torrenti e il grande emissario Mincio, nonché le città della regione del lago, tra cronaca e ricostruzione storica, tra racconto popolare e letteratura, ci si immerge fra tutte le figure che, nel tempo, attorno al Garda hanno suscitato paura e meraviglia: matronae e iunones, fatae dervones, anguane, tavine, ninfe, nani, omini, sirene, elfi, les eguales, sirena bicaudata, salbanei, Mazzamauriello, Grisot, satiri e fauni, leone, mandragora, idra, draghi, giganti, orchi, coccodrillo, Sibilla, unicorno, mostro, Tomfadòr e Artilone. Ognuna di queste creature, singole o plurime, spaventose o affascinanti, reali o sovrannaturali, viene raccontata con testo e illustrazioni.

“Passo due giorni a pulire tutto l’appartamento. Disinfetto persino tra le piastrelle. Tutto è perfetto. La sera prima al bar vengo coinvolto in un giro di Fernet. Arrivo a ricordare il decimo bicchiere. Poi più nulla. Mi sveglia il citofono che sbraita come un ultras. Non trovo il cellulare. La testa sembra debba scoppiare da un momento all’altro. Passo un secondo in bagno. Lavandino colmo di vomito scuro. Merda nel bidet. L’accappatoio ficcato nel water. Un tanfo impossibile. Raggiungo il soggiorno scalzo. Dolore ai piedi. Per terra vedo i resti della boccia del pesce rosso. Di una bottiglia di vino. Del pesce rosso. Rispondo al citofono. La voce mezzo preoccupata e mezzo incazzata di lei. Rispondo che ha sbagliato numero. Lascio la cornetta a penzoloni e torno a letto lasciando una serie di peste sporche di sangue sul pavimento.”

"Scendendo le scale buie di via Ordanino, tanti e tanti anni fa, inviata dal mio giornale “Il Giorno”, mi viene incontro con una mano sul petto un tipo magro e allampanato, pochi denti e un volto spettrale: “Mi fa male qui”, indica al direttore Michele Schiavon che mi accompagna nella visita dell’Opg, il San Luigi, come tutti lo chiamavano. “Ha accoltellato al cuore il suo amico”, spiega lo psichiatra. E mi racconta di un altro internato che ha ucciso il suo bambino di 5 anni in preda a una crisi psicotica di fanatismo religioso, convinto che fosse il diavolo. Ho capito quel giorno, a Castiglione delle Stiviere, quanta sofferenza ci può essere anche nell’inconsapevolezza di avere fatto del male a qualcuno, ma ho capito meglio, anni dopo, quando ho saputo che quel padre, che si è reso conto di quello che aveva fatto e si è suicidato, quanto poco si conosca della mente umana, dei segnali di allarme e di richiesta di aiuto, fino a rendersi conto, solo dopo e neppure sempre, del danno irreparabile compiuto."

Il mondo incantato di Iako è una ballata per grandi e piccini che, finalmente dopo essere stata musicata e rappresentata nei più grandi teatri italiani di provincia, trova una veste editoriale che ne accentua e valorizza la dimensione fiabesca. Età di lettura: da 7 anni.