Primiceri Editore: PE Narrativa

Alessio è un ragazzo che vive a Roma. Prima di lavorare per Trenitalia si è diplomato all'Istituto Superiore di Fotografia. Il suo obiettivo è diventare prima o poi un fotografo professionista. Un pomeriggio, uscito dal lavoro, riceve la telefonata di un notaio che lo invita nel suo studio dove gli leggerà uno strano testamento a suo favore: il lascito di quattro cuscini di piume d'oca da parte di un lontano zio. Da lì in poi Alessio si ritroverà immischiato, attraverso lo scorrere delle quattro stagioni – primavera, estate, autunno, inverno – in altrettante storie d'amore con donne conosciute proprio durante il solstizio delle stagioni in corso. Ognuna di queste donne è un universo a sé stante, una finestra aperta su diversi aspetti dell'universo femminile. E ognuna di queste donne riuscirà, in base a scelte fortuite o a incredibili coincidenze, a impossessarsi di un cuscino.

Tornano le incredibili storie di avvocati raccontate da Giuseppe Caravita di Toritto. Il presente volume raccoglie 40 episodi inediti... In più ripropone tutti e 50 i racconti pubblicati nella prima edizione («Avvocà, per ora grazie. Piccole storie di un gran bel mestiere») e quelli pubblicati in seguito nel volume «Uno di duecentocinquantamila». Sono storie di avvocati che potrebbero essere le storie che tutti gli avvocati potrebbero avere vissuto. Sono come una piccola telecamera nascosta che riprende scene di tutti i giorni. Sono ambientate nei tribunali e negli studi o raccontano fatti di una avvocatura che sembra non esserci più, travolta dall'ansia di una giustizia sempre più in difficoltà. Eppure molti avvocati anche oggi possono riconoscersi in questi piccoli, veloci ritratti che riescono ad essere sia commoventi che ironici e divertenti. Prefazione di Salvatore Prisco.

Dopo il grande successo di “Avvocà, per ora grazie“, Giuseppe Caravita di Toritto torna a raccontare storie di vita di avvocati nel modo ironico, riflessivo e appassionato come solo lui riesce a fare. Tra racconti più leggeri e divertenti e altri più intensi e toccanti, chi svolge la professione di avvocato oggi si ritroverà in molte delle esperienze raccolte in questo volume. Tra le righe di questo lavoro si ritrova tutta la dedizione e la passione dell’autore per il suo “gran bel mestiere” nonostante le quotidiane difficoltà che chi svolge la professione legale è costretto ad affrontare. E sono proprio gli aspetti più problematici riguardanti l’avvocatura a costituire il filo conduttore tra le storie narrate in questo volume che non può quindi mancare nella biblioteca di un avvocato ma che si presta alla piacevole lettura di tutti.

Il dolore per la morte della sua fida gatta diventa per Veronica l'inizio inconsapevole dei suoi giorni del sale: i giorni della guarigione. Nel breve tempo di un'estate Tabata, diretta discendente del gatto egizio che racchiude in sé divinità e mistero, continuerà a darle segni della sua presenza e come spirito guida, in nome di quell'amore che le ha unite nell'anima, accompagnerà la protagonista ai confini di se stessa, perché vinca la sua battaglia interiore contro ansia e ossessioni. Come seguendo la trama di un telo di bisso Veronica nel bisso vedrà impresso il volto di Colui che la guarirà.

Le cinquanta storie che Giuseppe Caravita racconta in questo volume sono piccole e veloci, nate per un ambiente comunicativo rapido, il social network. Sono storie che in poche pagine e a volte, in poche righe, centrano un argomento, prendono direttamente per la semplicità del linguaggio e lo stile asciutto. Storie di avvocati che potrebbero essere le storie di tutti gli avvocati, che tutti gli avvocati potrebbero aver vissuto. Sono come una piccola telecamera nascosta che riprende scene di tutti i giorni. Le 'short stories' di Caravita sono ambientate nei tribunali e negli studi o raccontano fatti di una avvocatura che sembra non esserci più, travolta dall'ansia di una giustizia sempre più in difficoltà. Eppure molti avvocati anche oggi possono riconoscersi in questi piccoli, veloci ritratti. Lo stile di Caravita è rapido, veloce, diretto, quasi una sceneggiatura, riuscendo a essere sia commovente che ironico e divertente.