Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina

Rubbettino: Storie gold

Federico II e la Sicilia

Federico II e la Sicilia

Francesco Renda

Libro: Libro rilegato

editore: Rubbettino

anno edizione: 2011

pagine: 218

Senza la Sicilia, fu lo stesso Federico a dichiararlo, non avrebbe potuto fare lo statista. E senza la Sicilia, lo stupor mundi, l'uomo d'ingegno e di cultura che conosciamo, non sarebbe esistito. Federico, divenuto imperatore, volle perseguire l'obiettivo di incorporare la Sicilia nel Sacro Romano Impero innescando un conflitto epocale con la Chiesa che non poteva consentire questa unione. La supremazia religiosa del papa alla fine ebbe il sopravvento sulla potenza imperiale e Federico fu inesorabilmente sconfitto. Unito all'Impero nonostante il dissenso della Chiesa, il Regno di Sicilia fu il luogo ove Federico II realizzò le sue opere maggiori. La prima fu la fondazione dell'Università degli Studi di Napoli. Seguirono Foggia, creata capitale, Melfi ove si promulgarono le costituzioni del Regno delle Sicilie, la Corte imperiale, fatta centro di cultura, di filosofia e di scienza. Sempre nel Regno di Sicilia promosse infine la poesia in volgare, dalla quale ebbero origine la lingua siciliana e la lingua italiana.
15,00

Nerone

Nerone

Roberto Gervaso

Libro: Copertina rigida

editore: Rubbettino

anno edizione: 2010

pagine: 205

Nerone, imperatore romano, nato nel 37 e morto nel 68 d.C, fu anche un mostro, ma, per cinque anni, consigliato da Seneca, governò con saggezza. Ebbe La sventura di cadere sotto la penna di Svetonio e di Tacito, che ne hanno tramandato un'immagine perfida e viziosa. Non che Nerone vada assolto dai delitti che commise e dai misfatti che perpetrò. Assassinò la madre, che stava congiurando per assassinare lui, spense col veleno il fratellastro, aspirante alla porpora, fece "suicidare" Seneca, suo ex precettore e ministro. Crimini che non meritano alcuna indulgenza, ma dei quali non furono scevri altri sovrani.
16,00

Il poliziotto con la Ferrari. Storia e mito di Armando Spatafora

Il poliziotto con la Ferrari. Storia e mito di Armando Spatafora

Carmen Spatafora

Libro: Libro rilegato

editore: Rubbettino

anno edizione: 2010

pagine: 205

"Erano pochi e rari i momenti in cui mostrava nei nostri confronti tenerezze o gesti amorevoli, pur rimanendo un padre intensamente protettivo e accorto. Un padre che però era soprattutto un poliziotto [...] come sembra ancora attuale tutto questo. Eppure la storia raccontata appartiene ai mitici anni '60, quando tutto sembrava protetto da un incredibile schermo di valori umani e dove un severo codice d'onore imponeva a uomini di legge e malavitosi un unico imperativo: il rispetto delle regole." (Carmen Spatafora)
16,00

Storia di Alice. La Giovanna d'Arco di Mussolini

Storia di Alice. La Giovanna d'Arco di Mussolini

Gianni Scipione Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Rubbettino

anno edizione: 2010

pagine: 160

Claretta Petacci la temeva e la considerava una "vipera". Per il diplomatico Attilio Tamaro era bella, intelligente e allegra. Per Gabriele d'Annunzio era la romantica Alis. Alice de Fonseca, protagonista di questa storia con il marito Francesco Pallottelli e il figlio Virgilio, è tra le meno conosciute "donne del Duce". Fiorentina di nascita, marchigiana d'adozione, perfettamente bilingue grazie a una nonna inglese, ha attraversato la prima metà del Novecento nel segno della passione patriottica e politica. Con il marito impresario musicale fa la spola tra Londra, Parigi e gli Stati Uniti, dove con il sostegno di Mussolini - diventa infaticabile "ambasciatrice" della nuova Italia fascista. Alice conosce il Duce a Londra, alla fine del 1922. Il legame dura fino al 1945, quando insieme alla famiglia, sfollata sul lago di Como, vive il definitivo tramonto del dittatore. Il marito Francesco sarà Podestà "repubblichino" della nativa Fabriano. Il figlio Virgilio, assegnato al Quartier Generale con incarichi speciali, viene arrestato con i gerarchi a Dongo. Mussolini s'illude che lui o la madre possano essere i punti di riferimento per un eventuale contatto con Churchill. Osservando controluce la saga familiare di Alice si vedono in filigrana l'Italia e gli italiani del Novecento, con i loro sogni, le loro delusioni, le vittorie e le tragedie.
15,00

Il ministro e le sue mogli. Francesco Crispi tra magistrati, domande della stampa, impunità

Il ministro e le sue mogli. Francesco Crispi tra magistrati, domande della stampa, impunità

Enzo Ciconte, Nicola Ciconte

Libro: Libro rilegato

editore: Rubbettino

anno edizione: 2009

pagine: 140

Francesco Crispi sposa Rosalie Montmasson a Malta nel 1854. Lei lo sostiene, è intraprendente, decisa, coraggiosa, unica donna fra i Mille di Garibaldi. I due vivono insieme per oltre venticinque anni. L'unità d'Italia cambia la loro vita, Francesco diventa deputato e con Rosalie al seguito si sposta nelle diverse capitali del Regno: Torino, Firenze, Roma. Il tempo passa e lei sfiorisce. Il rapporto tra i due si fa burrascoso. Lui è sempre più distante e sostiene che le loro nozze non hanno mai avuto validità. Nel 1878 si unisce a Lina Barbagallo con un matrimonio celebrato in casa perché nessuno sapesse niente. Nonostante gli sforzi, però, la notizia trapela e la stampa lo accusa di bigamia ponendogli alcune domande sulla sua moralità e sull'uso pubblico del suo potere. Ben sei domande dalle colonne de "Il Piccolo", il quotidiano più accanito. I giornali rivendicano il diritto di intervenire sulla questione sottolineandone la valenza pubblica. Crispi replica che sono fatti privati e a quelle sei domande non risponde. Perde però la fiducia del re ed è costretto a dimettersi da ministro. La magistratura apre un'inchiesta che si conclude con un giudizio a suo favore. Un "processo breve", anzi brevissimo. Crispi è ancora forte, nonostante le dimissioni, e la magistratura, piegata alle esigenze politiche, è sensibile al potere dominante.
14,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.