È possibile identificare nella pratica del cinema qualcosa di analogo a ciò che, in "Il teatro e il suo doppio" e in altri scritti, Antonin Artaud teorizzava come "teatro della Crudeltà"? E come si trasforma la Crudeltà nel momento in cui i corpi, presenti sulla scena teatrale, si trasfigurano sullo schermo, acquistando lo statuto di ombre? "L'immagine estrema" cerca di rispondere a queste domande, nell'ipotesi che la Crudeltà, così come Artaud la teorizzava, non vada intesa tanto come sadismo, versamenti di sangue, stupri e torture, quanto come implacabile rigore e lucida coscienza; ma anche ipotizzando che esista sempre un versante fisico in ogni pratica filmica, che si riverbera sui corpi, rendendoli per paradosso più reali.
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L'immagine estrema. Cinema e pratiche della crudeltà
Titolo | L'immagine estrema. Cinema e pratiche della crudeltà |
Autore | Alessandro Cappabianca |
Collana | I TURBAMENTI DELL'ARTE |
Editore | Costa & Nolan |
Formato |
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Pagine | 221 |
Pubblicazione | 01/2005 |
ISBN | 9788874370191 |
€17,40
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