Angelo Corbo, agente di scorta di Falcone a distanza di tempo pone alcuni aspetti ancora oscuri sulla strage di Capaci: su quali elementi era fondata la convinzione che il pericolo per Falcone dopo il trasferimento a Roma fosse attenuato tanto da non avere più una scorta specifica, dopo l'attentato possiamo chiederci chi ne erano gli autori di tale convinzione e come giudicarli? Ombre e ipotesi aumentano per la scomparsa del rullino sottratto al primo soccorritore da due "agenti di Polizia". Sorprende la celerità con cui sono giunti sul luogo dell'attentato e in possesso di un documento utile alle indagini non lo consegnano agli investigatori. I mafiosi autori della strage e i complici fuggono dopo il terribile boato, come ci ricordano i pentiti, e quindi occorre cercare in altre direzioni per dare un volto ai due e tornano in mente le parole del pentito Gioacchino La Barbera, che vi erano uomini estranei alla mafia nei preparativi all'attentato. Qualcuno che era sul luogo e cercava qualcosa fra le rovine dell'esplosione e non gradiva essere ripreso!
Strage di Capaci. Paradossi, omissioni e altre dimenticanze
| Titolo | Strage di Capaci. Paradossi, omissioni e altre dimenticanze |
| Autore | Angelo Corbo |
| Curatori | D. Bilotta, S. Tamborrino |
| Editore | Diple Edizioni |
| Formato |
Libro: Copertina morbida |
| Pagine | 128 |
| Pubblicazione | 04/2016 |
| ISBN | 9788888082462 |