In un'afosa estate dei primi anni '80, nelle campagne assolate e secche di una sperduta località della provincia italiana, trascorrono l'esistenza, nella stessa casa, tre donne unite da una scomoda parentela. Antonia, otto anni, bambina sensibile ma dalla mente ritardata, sottratta a una sicura segregazione in manicomio solo perché la legge Basaglia già aveva iniziato il suo corso. Maria, ex alcolizzata e prostituta, vedova di un uomo morto in circostanze misteriose. Infine Agnese, nonna della prima e madre della seconda, donna rigida e cattiva, portata facilmente alla violenza fisica e morale. In continui flashback, il romanzo procura al lettore un malessere percepito fin sulla pelle. Altri personaggi si presentano nella storia, buoni e cattivi, caricando le pagine di sottile terrore, accennato a tratti o volutamente sbattuto in faccia in modo sgarbato, talvolta offensivo. Il finale non è un finale, ma un punto sospeso su ogni possibile conclusione che il lettore può scegliere, nella sua immaginazione, a suo piacimento. Il pregio di questo romanzo risiede nel ritmo serrato della narrazione e nella capacità dell'autrice di fare interagire bene e male, passato e futuro.
La lucertola di carta
Titolo | La lucertola di carta |
Autore | Anna Steri |
Collana | Prospettive. Narrativa |
Editore | CUEC Editrice |
Formato |
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Pagine | 216 |
Pubblicazione | 07/2018 |
ISBN | 9788893860710 |