«Quando dico “io so” – osserva Wittgenstein – non mi comporto come il solipsista che presume di poter giustificare la propria affermazione mediante l’introspezione e il ricorso a un processo interiore, ma in modo diverso, in quanto ne sono certo. L’unica ragione che posso portare a sostegno di questa asserzione è che ripongo la mia fiducia in ciò che credo e che me ne sento appagato. In virtù di questa disposizione di spirito che ho nei confronti del mondo “che è” e delle forme di vita, il linguaggio è reintegrato entro lo sfondo cui appartiene ed è restituito alla sua funzione originaria di “mostrare” il senso». Antonio Pieretti ricostruisce il pensiero di Wittgenstein tenendo conto della funzione pratica che la filosofia svolge e della disposizione mentale che occorre per esercitarla in maniera rigorosa. La filosofia diventa così l’attività critica che prepara a meravigliarsi dell’esistenza del mondo e a risvegliarsi al senso nelle diverse forme di vita e nelle molteplici configurazioni del linguaggio.
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Wittgenstein. Risvegliarsi al senso
Titolo | Wittgenstein. Risvegliarsi al senso |
Autore | Antonio Pieretti |
Argomento | Scienze umane Filosofia |
Collana | Filosofia, 51 |
Editore | Marietti 1820 |
Formato |
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Pagine | 224 |
Pubblicazione | 01/2017 |
ISBN | 9788821187179 |
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