La comprensione metafisica del mondo è possibile, secondo Schopenhauer, non attraverso l'esperienza sensibile, giacché il fenomeno è pura apparenza o "rappresentazione", ma attraverso la "volontà", che consente di conoscere il noumeno. Una sorta di dualismo tra la dimensione di apparenza delle cose e la sostanza delle stesse: al fondo delle teorie di Schopenhauer risiede una vena di pessimismo, poiché l'uomo incessantemente tende alla conoscenza infinita, e subisce incessantemente la frustrazione di questo desiderio. La vita è solo una faticosa battaglia per l'esistenza, costellata di dolore e noia. L'arte e in particolare la musica - è il solo antidoto che consenta all'uomo di contemplare l'universale, seppure in maniera effimera. Introduzione di Marcella D'Abbiero.
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Il mondo come volontà e rappresentazione
| Titolo | Il mondo come volontà e rappresentazione |
| Autore | Arthur Schopenhauer |
| Introduzione | Marcella D'Abbiero |
| Traduttore | Gian Carlo Giani |
| Argomento | Scienze umane Filosofia |
| Collana | I MiniMammut, 87 |
| Editore | Newton Compton Editori |
| Formato |
|
| Pagine | 543 |
| Pubblicazione | 04/2015 |
| ISBN | 9788854175020 |
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