Danilo Kis è noto, in Italia, soprattutto come narratore. Tuttavia, pochi autori hanno riflettuto intorno alla letteratura come lo scrittore iugoslavo. Nelle sue pagine convivono le questioni, teoriche e pratiche, sollevate dai formalisti russi all’inizio del XX secolo; i problemi dello stile posti da Flaubert e da Joyce; quelli delle strutture narrative che hanno impegnato Borges, Nabokov e i fautori del nouveau roman; e, infine, i conflitti più spinosi: la tensione tra invenzione letteraria e ricerca documentale e la responsabilità dello scrittore nei confronti della Storia. Basato sull’omonima edizione serba, curata da Gojko Bozović e da Mirjana Miocinovic, "L’ultimo bastione del buon senso" contiene le riflessioni saggistiche di Kis dai testi dell’apprendistato letterario degli anni ’50 a quelli della maturità. Secondo titolo della collana di saggistica Ostranenie, il volume presenta un’organizzazione tematica degli scritti di Danilo Kis e offre una ricostruzione dettagliata dell’idea kisiana di letteratura e di mondo.
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L'ultimo bastione del buon senso
Titolo | L'ultimo bastione del buon senso |
Autore | Danilo Kis |
Curatori | Federica Arnoldi, Luca Mignola, Alfredo Zucchi |
Traduttore | Anita Vuco |
Collana | Ostranenie, 2 |
Editore | Wojtek |
Formato |
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Pagine | 174 |
Pubblicazione | 07/2022 |
ISBN | 9788831476157 |