Un anno fa, con una disposizione improvvisa e inattesa, la multinazionale Bekaert decide di chiudere lo stabilimento di Figline Valdarno, in provincia di Firenze. Gli operai, insieme ai sindacati, scelgono di opporsi con forza a quella che viene subito percepita come una profonda ingiustizia. Ne nasce una vertenza emblematica dei rapporti di forza esistenti nel mondo del lavoro post-crisi, ma anche della capacità dei lavoratori di legarsi al territorio e di inventare forme nuove di opposizione e di protesta. Ottenendo anche significativi successi. Il libro, costruito intorno a una conversazione con il segretario della Fiom, Daniele Calosi, e alle testimonianze corali di quella moltitudine (operai, famiglie, istituzioni, semplici cittadini e personaggi famosi, come il cantante Sting), racconta la vicenda Bekaert come una moderna epopea, in cui piccoli David operai si oppongono ai Golia della globalizzazione e della logica mercantilista, sostenendo il primato dei diritti e della dignità del lavoro. Prefazione di Mauro Landini, Postfazione di Francesca Re David.
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La fabbrica che non volle chiudere. Un racconto corale sulla vertenza Bekaert di Figline Valdarno
Titolo | La fabbrica che non volle chiudere. Un racconto corale sulla vertenza Bekaert di Figline Valdarno |
Autori | Domenico Guarino, Daniele Calosi |
Prefazione | Maurizio Landini |
Collana | Bastille |
Editore | Edizioni Clichy |
Formato |
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Pagine | 156 |
Pubblicazione | 11/2019 |
ISBN | 9788867996636 |
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