Nel 1986 scalare un ottomila è ancora un'impresa straordinaria, riservata ad alpinisti affermati. Come Reinhold Messner, che sta per toccare l'apice della fama con il record dei quattordici giganti himalayani. Già per questo è del tutto inconsueta la storia del giornalista triestino che riesce a scalare un ottomila del Karakorum, affiancando alpinisti sloveni del calibro di Tomo Cesen e Silvo Karo. Ma in più, Jelincic diventa testimone della famosa estate dell'86 sul Baltoro, un'infernale girandola di maltempo e disgrazie in cui perisce tra i tanti Renato Casarotto. Calcata la vetta del Broad Peak, Jelincic e il compagno Stangelj rimangono bloccati dalla tempesta, da cui si salvano per puro miracolo, mentre sul vicino K2 quella stessa tempesta miete cinque vittime. Questo resoconto antieroico, da alpinista qualunque, svela i risvolti dell'esperienza estrema con un'intensità umana ignota agli eroi dell'himalaysmo.
Le notti stellate del Karakorum
| Titolo | Le notti stellate del Karakorum |
| Autore | Dusan Jelincic |
| Traduttore | P. Privitera |
| Collana | Licheni, 79 |
| Editore | CDA & VIVALDA |
| Formato |
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| Pagine | 312 |
| Pubblicazione | 01/2006 |
| ISBN | 9788874800872 |
€18,00

