Il teatro di Francesco Anello è, in primis, un teatro del "non sense" che richiama quello di Eugene Jonesco perché trae materia di ispirazione, soprattutto, dalla realtà quotidiana sempre più folle, visionaria e tecnologicamente avanzata tanto da produrre un mondo che si fa sempre più asfittico e rarefatto; tant'è che anche le parole, sullo spazio scenico, perdono il loro senso antico di energia verbale. Prima scritte e poi pronunciate, nel teatro di Francesco Anello, le parole inciampano sul sentiero della scrittura creativa, come se facessero delle brusche frenate per cercare altre direzioni ma nel momento della ripresa di marcia suggeriscono all'autore l'artificio dell'aggancio ad altri significati, forse per un tacito bisogno di maggiore autonomia. L'autore con la sua penna si diverte a scarnificare le parole, scomponendone i sintagmi e a concatenarle con un registro del tutto inusuale che, il più delle volte, si rivela in modo sorprendente notevolmente criptico.
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La maschera, il genio, la follia. Raccolta indifferenziata di scritture caustiche di origine incontrollata
in uscita
| Titolo | La maschera, il genio, la follia. Raccolta indifferenziata di scritture caustiche di origine incontrollata |
| Autore | Francesco Anello |
| Argomento | Poesia e studi letterari Letteratura teatrale |
| Editore | Hatria Edizioni |
| Formato |
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| Pagine | 378 |
| ISBN | 9788832172744 |
€24,00
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Il libro è di prossima pubblicazione
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