La specie umana non è l'unica specie culturale. E però la specie più culturale: l'uomo non solo produce cultura, ma è esso stesso un prodotto culturale. Questi sono i presupposti bio-antropologici della teoria dell'antropo-poiesi, cioè della fabbricazione sociale degli esseri umani. Dopo avere distinto un'antropo-poiesi che ci modella in ogni istante, con i gesti minuti della vita quotidiana, e una antropo-poiesi programmata e consapevole, Remotti si sofferma sulla grande varietà degli interventi estetici sul corpo, una ricerca quasi ossessiva della bellezza, persino in contrasto con la funzionalità fisiologica e anatomica dell'organismo umano. Anche in questo modo, l'autore intende sottolineare le implicazioni drammatiche dell'antropo-poiesi: se infatti gli esseri umani sono da un lato condannati a fare umanità, dall'altro i loro modelli sono nulla più che invenzioni culturali, dunque instabili, revocabili, discutibili. Non riconoscere questa precarietà, ovvero presumere di possedere le chiavi risolutive e permanenti dell'antropo-poiesi, ha generato il 'furor' antropo-poietico e con esso le maggiori tragedie.
- Home
- Percorsi Laterza
- Fare umanità. I drammi dell'antropo-poiesi
Fare umanità. I drammi dell'antropo-poiesi
| Titolo | Fare umanità. I drammi dell'antropo-poiesi |
| Autore | Francesco Remotti |
| Collana | Percorsi Laterza, 165 |
| Editore | Laterza |
| Formato |
|
| Pagine | 234 |
| Pubblicazione | 05/2013 |
| Numero edizione | 6 |
| ISBN | 9788858107492 |
Libri dello stesso autore
Degni di umanità. Verso un'estetica antropologica
Corinna Sabrina Guerzoni, Viviana Luz Toro Matuk
Mimesis
€22,00
Il mondo che avrete. Virus, antropocene, rivoluzione
Marco Aime, Adriano Favole, Francesco Remotti
UTET
€14,00

