"La sensibilità individualista suppone un vivo bisogno di indipendenza, di sincerità con sé e con gli altri, che non è altro che una forma dell'indipendenza di spirito; un bisogno di discrezione e di delicatezza che procede da un vivo sentimento della barriera che separa gli io, che li rende incomunicabili ed intangibili" "Il tratto dominante della sensibilità individualista è infatti questo: il sentimento della "differenza" umana, dell'unicità delle persone. - Lo individualista ama questa "differenza" non solamente in se stesso, ma anche negli altri. È portato a riconoscerla, a tenerne conto ed a compiacervisi. Ciò suppone un'intelligenza fine e delicata." "La sensibilità individualista entra inevitabilmente in conflitto con la società nella quale evolve. La tendenza di quest'ultima infatti è di ridurre il più possibile il sentimento dell'individualità: l'unicità con il conformismo, la spontaneità con la disciplina, l'istantaneità dell'io con lo spirito gregario, la sincerità del sentimento con l'insincerità inerente ad ogni funzione socialmente definita, la fiducia in sé e l'orgoglio di sé con l'umiliazione inseparabile da ogni addomesticamento sociale."
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La sensibilità individualista
| Titolo | La sensibilità individualista |
| Autore | Georges Palante |
| Argomento | Scienze umane Filosofia |
| Collana | Riflessioni libertarie, 3 |
| Editore | Edizioni Immanenza |
| Formato |
|
| Pagine | 90 |
| Pubblicazione | 01/2014 |
| ISBN | 9788898926053 |
€8,00
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