Eruditi e storici locali, nel tentativo di attribuire a Cosenza un glorioso passato, hanno usato disinvoltamente le fonti, manipolato avvenimenti, mescolato il vero al verosimile. I cosentini si sarebbero differenziati dagli abitanti delle altre città del Sud per alcune peculiarità come lo spirito indipendente, l'amore per la cultura e l'apertura nei confronti dello straniero. Oggi la costruzione della memoria avviene in un ambito metastorico e genera un nuovo modo di interpretare il passato che azzera la differenza tra attività intellettuale e attività economica, favorisce la distinzione tra cultura alta e cultura popolare. La strategia degli operatori culturali produce iniziative effimere, offre una facile fruizione dell'evento da parte del pubblico, mette in scena sogni collettivi e forme archetipe dell'immaginario su cui gli uomini ordinano da sempre i loro desideri.
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Il barbaro buono e il falso beato. Sull'invenzione della storia e della tradizione in una città di provincia
| Titolo | Il barbaro buono e il falso beato. Sull'invenzione della storia e della tradizione in una città di provincia |
| Autore | Giovanni Sole |
| Collana | Zonafranca |
| Editore | Rubbettino |
| Formato |
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| Pagine | 182 |
| Pubblicazione | 11/2013 |
| ISBN | 9788849839319 |
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