Rivitalizzare ciò che si è degradato, è fallito o scomparso, affinché possa rimanere attivo nel presente: questo è il principio del foreverismo, quella particolare maniera di far perdurare le cose, di ‘persemprificarle’. Foreverismo è rianimare qualcosa, racchiuderla e proteggerla dal tempo e dagli elementi, e soprattutto eliminare la nostalgia che accompagna la perdita. La persemprificazione è un baluardo contro l’instabilità, ma non è un’impresa infallibile: ciò che è promesso per durare per sempre spesso non lo fa, e ciò che è eliminato a volte può durare, in modo inquietante, per sempre. Con questo saggio rivoluzionario, il filosofo statunitense Grafton Tanner enuncia una teoria semplice e illuminante, affrontando questioni urgenti come l’impatto ecologico dell’archiviazione dei dati e l’ascesa della cultura dei reboot. Emergono qui le caratteristiche di una società avversa alla nostalgia, che chiede crescita senza cambiamento e vita senza perdita, e si analizzano le nuove armi che abbiamo per fronteggiarla.
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Foreverismo. Fenomenologia di ciò che non finisce
Titolo | Foreverismo. Fenomenologia di ciò che non finisce |
Autore | Grafton Tanner |
Argomento | Scienze umane Filosofia |
Collana | Saggi pop |
Editore | effequ |
Formato |
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Pagine | 144 |
Pubblicazione | 11/2024 |
ISBN | 9791281639201 |
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