La solitudine, la rivolta contro il destino, la ferocia di Dio, l'inettitudine, la malattia, la morte, attraverso la storia di un intellettuale colpito da uno dei sintomi psichiatrici più spaventosi: le allucinazioni uditive. La voce narrante è la voce stessa della follia: quindi non prima, non terza, ma seconda persona; un basso continuo che distrugge gradualmente i pilastri su cui poggia la vita del protagonista, filologo e critico letterario di fama, il quale si trasformerà da dissettore di libri a scalco di corpi. Un processo di bestializzazione che riesce a essere una metafora dei nostri tempi. "Là comincia il Messico" è la frase che pronunciavano i banditi dei film western quando erano vicini al confine, oltre il quale nessuno avrebbe potuto acciuffarli. Qui indica il salto, l'orrenda metamorfosi che il personaggio si accinge a compiere.
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Là comincia il Messico
Titolo | Là comincia il Messico |
Autore | Gualberto Alvino |
Collana | Selezione narrativa Polistampa, 26 |
Editore | Polistampa |
Formato |
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Pagine | 184 |
Pubblicazione | 06/2008 |
ISBN | 9788859603290 |
€9,00
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