Hanno nomi e professioni diversi gli uomini che popolano questi racconti di John Updike, ma condividono una storia comune: l'infanzia da figli unici in una cittadina di campagna della Pennsylvania, al centro degli affetti e delle tensioni di una famiglia travolta dalla Grande depressione, la fuga verso un'università della costa orientale, il matrimonio, i figli, la vita nei quartieri borghesi, tra feste e tradimenti, il divorzio, un nuovo matrimonio, una vecchiaia fatta di viaggi all'estero e goffi tentativi di mantenere i rapporti con figli di mezza età molto indaffarati e nipoti che oppongono loro una cortese indifferenza. Tormentati dal crescente isolamento, persi nei luoghi stessi in cui sono nati e cresciuti, ossessionati dal pensiero della morte imminente ma ancora percorsi dal desiderio e divisi tra voglia di libertà e doveri familiari, i protagonisti di questo libro bramano un ultimo contatto con la vita, come Fairchild in "L'espansione accelerata dell'universo", stranamente rivitalizzato da uno scippo subito durante un viaggio in Spagna, o inseguono occasioni perdute, come Les in "Mogli delicate", ossessionato da un amore ormai finito. Dal loro punto di vista distante e straniato, accumulando i racconti come strati di una meticolosa indagine archeologica, Updike disegna un'ultima mappa di quella fetta di mondo che ha saputo descrivere e raccontare come nessun altro, affidando alle proprie parole il compito di preservare ciò che ormai è cancellato.
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Le lacrime di mio padre
| Titolo | Le lacrime di mio padre |
| Autore | John Updike |
| Traduttore | F. Oddera |
| Collana | Narratori della Fenice |
| Editore | Guanda |
| Formato |
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| Pagine | 309 |
| Pubblicazione | 10/2010 |
| ISBN | 9788860889720 |
€18,50

