Le opere drammaturgiche di Luzi nascono dall'essenza dialogica che in maniera sempre meno velata caratterizza la sua poesia. In particolar modo attraverso l'analisi dei tre capolavori "Libro di Ipazia", "Rosales" e "Hystrio", si esamina la meditazione luziana sul tragico. Ci si sofferma inoltre, con l'ausilio di documenti inediti, sul rapporto di fertile scambio tra la produzione teatrale del poeta e le teorie pedagogiche e drammaturgico-spettacolari di Orazio Costa. Contro la minaccia di 'abumanizzazione' della nostra epoca (e a partire dagli anni in cui ha esercitato il proprio dominio un'avanguardia guidata dallWzb per la parola) Luzi ha esercitato la sua missione di scriba e affermato la sua visione del teatro come rito, come arricchimento di conoscenza e di coscienza individuale e collettiva per gli interpreti e gli spettatori. Prefazione di Federico Tiezzi.
Il gesto, la parola, il rito. Il teatro di Mario Luzi
| Titolo | Il gesto, la parola, il rito. Il teatro di Mario Luzi |
| Autore | Laura Piazza |
| Collana | Università, 117 |
| Editore | Il Nuovo Melangolo |
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| Pagine | 173 |
| Pubblicazione | 01/2013 |
| ISBN | 9788870188783 |

