Accreditato da autorevoli giudizi come uno tra i maggiori rappresentanti del nostro Novecento grafico e pittorico, Lorenzo Viani è stato anche uno scrittore: narratore spesso geniale, nonché poeta, pubblicista, perfino lessicografo e teorico della lingua, secondo un'attività parallela rimasta decisamente in ombra ma tutt'altro che marginale, perfettamente valutabile anzi, in termini letterari, nella sua piena configurazione novecentesca fra dialetto e tensione espressionistica. Al pari del pittore, Viani scrittore promuove i temi difficili e urtanti della degradazione, della miseria e dell'abbandono a cifra interpretativa del mondo. Conforme la scelta linguistica adottata, altrettanto coraggiosa, che è quella di un visionario antinaturalismo a sfondo doloroso, funereo e commemorativo, incentrato su vicende del disumano e dell'eccentrico, sia che si parli di Parigi che della originaria Versilia. È appunto riflettendo sul mito di un vagerismo popolare, tirrenico-apuano e libertario, mai di fatto assimilabile alle logiche omologanti del regime, che Viani darà vita all'inquieto, beffardo e beffato personaggio del nano Angiò, certo l'invenzione più avanzata e felice di tutta una carriera letteraria.
Angiò uomo d'acqua
Titolo | Angiò uomo d'acqua |
Autore | Lorenzo Viani |
Curatore | M. Marchi (cur.) |
Collana | Pan |
Editore | Le Lettere |
Formato |
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Pagine | 204 |
Pubblicazione | 07/2021 |
ISBN | 9788893662437 |
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