Siamo nel 2972, tanto tempo è passato, la memoria delle esperienze è andata persa, la Terra è obsoleta, Gaia è il nuovo mondo. Gli esseri umani erano caduti nelle trappole della burocrazia e nel baratro delle guerre, traditi dalla globalizzazione avevano smarrito i sogni e la poesia ritornando indietro, molto indietro, in uno spazio fisico e temporale ridotto. Le macchine, create dall’uomo per rendere più facile la vita, gli si erano rivoltate contro e avevano preso il potere. La fine del millennio avrà visto naufragare miseramente il sogno dell’uomo di avvicinarsi alla condizione di superuomo e a dio. Gli esseri pulsanti hanno esistenze lunghe e vuote, non hanno ricordi o sentimenti, non sanno quando sono nati e quando cesseranno di esistere. In questo universo disumanizzato e senza possibilità di riscatto avviene però l’inspiegabile: Spinoza avverte dei fremiti, percepisce emozioni e sensazioni attraverso ricordi che non gli appartengono e voci che gli arrivano dai sedimenti della terra. Uno spiraglio si apre, una crepa provocata dal desiderio nuovo dell’essere pulsante che si sta trasformando in essere umano, suo antenato e residuo antidiluviano senza memoria storica.
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2972. Un pianeta di pioggia
Titolo | 2972. Un pianeta di pioggia |
Autore | Luigi Mollo |
Argomento | Narrativa Fantasy e fantascienza |
Collana | HO VISTO COSE |
Editore | Porto Seguro |
Formato |
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Pagine | 148 |
Pubblicazione | 06/2023 |
ISBN | 9791254929100 |
€14,00