"I suoi demonietti bretoni, la sua malalingua, il suo cuore d’oro, li amo, li ammiro e tutti gli dobbiamo qualcosa" scriveva Jean Cocteau a proposito di Max Jacob, figura eccentrica e profetica dello spirito dei tempi moderni. "Arte poetica" (1922) è una costellazione di pensieri folgoranti in bilico tra classicismo ed Esprit Nouveau, una riflessione sulla poesia che si fa essa stessa poesia; "Consigli a un giovane poeta" (1945) può essere considerato il testamento letterario dell’autore, scritto “per formare un probabile poeta dell’avvenire (di cui non conosco un solo verso e neppure una lettera)”. Entrambi gli scritti hanno in comune la forma frammentata, priva di manifesti programmatici, in cui ogni aforisma custodisce un riflesso della varietà inesauribile dell’oggetto rappresentato: la poesia e il suo rapporto con l’emozione.
L'arte poetica-Consigli a un giovane poeta
| Titolo | L'arte poetica-Consigli a un giovane poeta |
| Autore | Max Jacob |
| Curatore | Adriano Marchetti |
| Collana | Lampi |
| Editore | Elliot |
| Formato |
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| Pagine | 96 |
| Pubblicazione | 09/2018 |
| ISBN | 9788869936029 |
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