Lo Stato a pendolo oscilla tra la sua presenza e la sua assenza nel mercato. Nel Novecento ci sono stati gli assertori della sua assenza e gli assertori della sua presenza. La politica, che dovrebbe guidare le oscillazioni del pendolo, ha esagerato in un senso e nell'altro. Oggi tutto ciò non è più possibile. Se la politica vuoi far sopravvivere il mercato e occuparsi di coloro che quest'ultimo lascia ai margini, non può teorizzarne né solo la presenza, né solo l'assenza, ma deve oscillare a seconda delle situazioni, avendo come faro orientatore non la propria sopravvivenza, ma quella del mercato che, tra l'altro, le dà le risorse necessarie per occuparsi dei più deboli. In certi casi, dunque, deve essere presente, è il caso della ricapitalizzazione delle banche; in certi altri deve oscillare verso l'assenza, è il caso dell'intervento diretto nell'economia, aiutando aziende che rappresentano solo un costo per la comunità.
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Elogio dello Stato a pendolo. Stato e mercato nel XXI secolo
| Titolo | Elogio dello Stato a pendolo. Stato e mercato nel XXI secolo |
| Autore | Paolo Del Debbio |
| Collana | Problemi aperti, 124 |
| Editore | Rubbettino |
| Formato |
|
| Pagine | 101 |
| Pubblicazione | 01/2009 |
| ISBN | 9788849823707 |
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