"Crupi dedica il libro alla propria madre, che lo proietta verso Maria, gemito verbale dei ricordi del popolo, come egli scrive, che lo avvicina all'esperienza del soprannaturale. Sua madre, sin da quando egli era giovane, ogni volta che sapeva che sarebbe andato pellegrino a Polsi, lo invitava ad accendere una candela davanti alla Madonna, gesto che personalmente gli ho visto fare. L'orfismo di cui egli scrive trova riscontro sulla "soglia Sacra dove si attua un rovesciamento epocale: i letterati che pure hanno il dominio pieno e assoluto della parola, balbettano. Gli uomini del popolo, che si sono sempre espressi con gesti e mugugni, acquistano una certa oralità affabile e matura. È a quella oralità che i letterati sono obbligati a piegarsi, ridursi, porgere l'orecchio se davvero vogliono un'attendibile descrizione del Sacro." (Dalla Prefazione di don Pino Strangio)
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La Madonna di Polsi. Nella letteratura calabrese del Novecento
Titolo | La Madonna di Polsi. Nella letteratura calabrese del Novecento |
Autore | Pasquino Crupi |
Collana | Il pensiero religioso |
Editore | Città del Sole Edizioni |
Formato |
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Pagine | 120 |
Pubblicazione | 01/2014 |
ISBN | 9788873517511 |
€10,00
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