Il papà di una bellissima bambina di ventuno mesi, ogni giorno al lavoro si imbatte nella morte: suo compito è convincere i parenti delle vittime di incidenti a dare l'autorizzazione per l'espianto e la donazione degli organi. Quando un lutto familiare - la morte della moglie - sconvolge la sua esistenza con tutto il carico di dolore che ne consegue, questo padre-vedovo non trova più la forza per lavorare a stretto contatto con le sofferenze altrui. Decide di uscire dall'ufficio, ma un disagio profondo, che si trasforma in disgusto e rifiuto, lo accompagna anche per strada. Vive una profonda sensazione di straniamento e di impotenza per tutto quello che non condivide o non comprende nel quartiere, nella città e nella società in cui vive. Vuole arrendersi, andarsene. Per sempre. Eppure ci sono un tempo e un modo per ricominciare a essere uomo, padre e non più un'ombra o un lamento. Ce lo racconta la penna di Claudel, che scava impietosa fino in fondo all'anima del suo personaggio per poi seguire con delicatezza l'insorgere di un nuovo sentimento e di una rinnovata speranza.
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Io me ne vado
Titolo | Io me ne vado |
Autore | Philippe Claudel |
Traduttore | F. Bruno |
Editore | Ponte alle Grazie |
Formato |
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Pagine | 94 |
Pubblicazione | 05/2007 |
ISBN | 9788879288798 |
€10,00
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