Un manto, un presagio, una semplice osservazione dei fatti e della realtà, l'uomo del terzo millennio si sente la nuova maledizione di Dio sulla testa, per le tante disubbidienze e azioni scellerate compiute. C'è da chiedersi se potremmo, una volta cacciati dal paradiso terrestre, rifare il percorso dei nostri progenitori che, con il sudore della fronte e la fatica delle braccia, riuscirono a fare della terra inospitale il loro nuovo paradiso terrestre. Sarebbe il caso di fermarci un momento a pensare. Sarebbe il caso di chiederci se "la bella vita" non stia finendo sul nostro pianeta. Sarebbe il caso di tentare di arginare "le falle" e colmare "i buchi" per rallentare, se non impedire, la disfatta sociale. Interrogandoci semplicemente, agendo con buona volontà, potremmo sperare che la bella vita possa continuare. Dovremmo necessariamente rimboccarci le maniche e metterci alacremente al lavoro come fecero Adamo ed Eva quando si ritrovarono tra i rovi e i cardi per ricostruirsi il loro habitat.
Pietre livide e mantelli new age. Nomina sunt conseguentia rerum
Titolo | Pietre livide e mantelli new age. Nomina sunt conseguentia rerum |
Autore | Raffaella Martino |
Collana | Narrativa |
Editore | Nuovi Autori |
Formato |
![]() |
Pagine | 133 |
Pubblicazione | 04/2011 |
ISBN | 9788875685195 |