"Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo Di gente in gente; mi vedrai seduto Su la tua pietra, o fratel mio, gemendo Il fior de’ tuoi gentili anni caduto: La madre or sol, suo dì tardo traendo, Parla di me col tuo cenere muto: Ma io deluse a voi le palme tendo; E se da lunge i miei tetti saluto, Sento gli avversi Numi, e le secrete Cure che al viver tuo furon tempesta; E prego anch’io nel tuo porto quiete: Questo di tanta speme oggi mi resta! Straniere genti, l’ossa mie rendete Allora al petto della madre mesta."
Vestigi della storia del sonetto italiano dall'anno MCC al MDCC
| Titolo | Vestigi della storia del sonetto italiano dall'anno MCC al MDCC |
| Autore | Ugo Foscolo |
| Curatore | Giulio Ferroni |
| Collana | Poesia |
| Editore | Elliot |
| Formato |
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| Pagine | 75 |
| Pubblicazione | 07/2022 |
| ISBN | 9788892762046 |
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